Il consiglio comunale tenutosi nella serata del 16 ottobre è stato utile per fare il punto sulla situazione politica nicosiana dopo le dimissioni dei due assessori che hanno di fatto dimezzato la giunta Malfitano.
Si è principalmente discusso del riequilibrio di bilancio e delle possibili soluzioni per evitare il dissesto o il commissariamento con lo scioglimento del civico consesso.
Si attende sia dalla regione che dal governo nazionale una risposta al vuoto normativo che si è presentato dopo la mancata approvazione della tariffa TARI, di fatto il servizio rifiuti è stato effettuato, i cittadini hanno anche pagato, ma non esiste di fatto alcuna tariffa sostitutiva della tassa non approvata, un vuoto che crea disavanzo di bilancio e la cui soluzione, senza interventi legislativi appropriati, sembra abbastanza complessa.
Praticamente tutti gli interventi si sono incentrati sul ritrovare nuovamente un accordo ed una soluzione per il bene di tutta cittadinanza oggi particolarmente critica non solo nei confronti della giunta Malfitano, ma anche nei confronti di tutto il consiglio comunale, un richiamo al senso civico di responsabilità che porti ad una soluzione per riequilibrare il bilancio comunale.
La discussione è passata successivamente ad analizzare le dimissioni dei due assessori Scancarello e Scarlata avvenute nel giro di 48 ore e che hanno di fatto messo in crisi la giunta Malfitano. Praticamente tutti i consiglieri hanno riconosciuto le doti umane e professionali dei due giovani assessori che in questi mesi hanno ricoperto il loro incarico con umiltà e senso di responsabilità.
Dall’opposizione sono partite alcune proposte, il consigliere del Partito Democratico Salvatore Vega ha lanciato una sfida ai consiglieri non ancora convinti a firmare la mozione di sfiducia, dopo l’approvazione del bilancio se in tempi brevi non verrà firmato e presentata la sfiducia, i consiglieri Bonfiglio e Vega rassegneranno le loro dimissioni e nessun altro componente del partito, presenti nelle liste dei candidati in consiglio, sostituirà i due dimissionari.
La strada tracciata dal consigliere Vega è stata condivisa dai consiglieri di Forza Italia e dal consigliere Lizzo, pronti a presentare la sfiducia dopo che il bilancio verrà approvato.
La prima risposta arriva da Andrea Farinella, capogruppo di Grande Sud, che in giunta in questi 29 mesi di governo ha avuto due assessori, Lo Ciuro e Scarlata, il consigliere ritiene che la spinta di rinnovamento e di proposta dell’amministrazione Malfitano sia giunta alla fine, non essendoci più alcuna proposta concreta per il comune, per questo prende le distanze dal governo cittadino ritenendo di votare da questo momento solo ciò che riterrà giusto per il bene della città. Un’uscita dalla maggioranza che potremo definire molto simile a quella dei componenti di Articolo 4 avvenuta diversi mesi prima.
Ben più netta la posizione del consigliere dell’UDC Antonio Mancuso che annuncia la sua uscita dalla maggioranza, ma anche la disponibilità a firmare la mozione di sfiducia ritenendo ormai esaurita la stagione politica della giunta Malfitano.
La situazione all’interno del consiglio è abbastanza “liquida”, tra posizioni nette e ben definite di opposizione al governo cittadino e posizioni di presa di distanza che saranno definibili solo con i prossimi atti amministrativi, banco di prova sarà senz’altro l’approvazione del bilancio di previsione 2014 con gli emendamenti allo schema presentato dalla giunta, in quel momento saranno comprensibili i diversi movimenti all’interno del civico consesso e posizioni che verranno assunte in merito alla presentazione della mozione di sfiducia.
Sergio Leonardi |
