La seduta urgente del consiglio comunale del 30 settembre doveva servire per discutere sull’approvazione delle tariffe TARI (Tassa sui Rifiuti) ed il conseguente progetto tecnico-economico sul servizio di gestione integrala dei rifiuti per l’anno 2014, all’ordine del giorno anche la richiesta di variazione delle aliquote IMU. Il 30 settembre, a meno di qualche proroga dell’ultima ora, era il termine ultimo per approvare le tariffe della TARI.
Presenti in aula la presidente del consiglio Di Costa, il vice-sindaco e consigliere Amoruso, i consiglieri, Bruno, Castello, Tomasi, Di Pasquale, Pidone, Giacobbe, La Giglia, Vega, Bonfiglio, Lizzo e Consentino.
La minoranza composta dai consiglieri di Forza Italia (Giacobbe e La Giglia), Partito Democratico (Bonfiglio e Vega) e Primavera Democratica-IDV (Consentino e Lizzo) abbandona l’aula in aperta polemica con i loro colleghi di maggioranza assenti, sfidandoli a presentarsi per approvare i provvedimenti voluti dall’amministrazione. Un gesto che fa mancare di fatto il numero legale e costringe la presidente Di Costa a sciogliere il consiglio in quanto la sera prima, dopo l’approvazione della IUC, era mancato il numero legale.
Scoppia il putiferio, la minoranza accusa ancora una volta che senza il loro apporto praticamente il consiglio non funzionerebbe a causa delle cronica mancanza dei consiglieri di maggioranza.
Sconcerto tra i dirigenti comunali presenti in aula, interviene anche il sindaco dott. Sergio Malfitano che sottolinea l’irresponsabilità del civico consesso di fronte all’ennesima mancanza del numero legale, non è una critica solo contro l’opposizione, ma nei confronti dell’intero consiglio “se mi vogliono fare la guerra firmino la sfiducia, ma non coinvolgano l’intera città”.
La non approvazione di questi punti, secondo i primi calcoli effettuati dai dirigenti comunali, comporterebbe un ulteriore disavanzo nelle casse comunali pari a circa 1.700.000 euro che si aggiungono ai circa 500mila dopo l’azzeramento della TASI e la riduzione dell’IMU sulla seconda casa.
Se non interverranno ulteriori proroghe da parte del governo nazionale, la situazione prospettata dal sindaco Malfitano è drammatica “i consiglieri hanno fatto un atto irresponsabile nei confronti dei cittadini nicosiani, dovranno spiegare a loro come intendono coprire questi buchi in bilancio, la prima mancanza di gettito dovuta all’azzeramento della TASI ha comportato il taglio di servizi come la mensa scolastici, il trasporto alunni e l’illuminazione pubblica, questa volta non so cosa potremo ancora tagliare, a rischio è la stabilizzazione dei lavoratori precari del comune che stavamo avviando”. Per evitare il dissesto finanziario dell’ente si preannunciano tempi cupi.
Tranquillo appare il consigliere Giacobbe: “Il sindaco prenda atto che la sua maggioranza non esiste, non faremo da stampella a questa amministrazione che ha ampiamente dimostrato di non saper governare”.
Il 25 settembre la giunta ha approvato lo schema di Bilancio di Previsione per il 2014, questo documento doveva essere approvato entro il 30 settembre, il suo arrivo in aula sarà senz’altro ulteriore oggetto di battaglie.
Sergio Leonardi |