L’aula consiliare del comune di Nicosia ha ospitato la presentazione del libro “Per le antiche strade” scritto dal prof. Salvatore Dalia.
Il testo è una minuziosissima guida lungo la “strada reale”, la “Palermo-Messina Montagne” alternativa alla via del mare, in cui Dalia affronta una ricerca storica e geografica lungo un asse rimasto sempre in disparte rispetto alle grandi correnti culturali e turistiche dell'Isola.
Il lettore è invitato a riguardare la meraviglia di Madonie, Nebrodi, valle dell'Alcàntara con l'occhio ammirato e stupito di chi non sapeva che la Sicilia possedesse così tanti tesori. Tutto ciò mantenendo inalterato l’obiettivo di ricostruire la storia e la topografia della via “Palermo-Messina per le montagne”, l’evoluzione del tracciato e la sua importanza nelle diverse epoche storiche fino all’abbandono, avvenuto nei primi decenni del XIX secolo in seguito alla costruzione delle prime strade rotabili. Tutto ciò in compagnia di tre viaggiatori d'accezione: il famoso geografo arabo Idrisi, l'imperatore Carlo V, e un grande amante della Sicilia, Johann Wolfgang Goethe.
Anche Nicosia è protagonista in questo libro, in quanto tappa fondamentale lungo la “Palermo - Messina Montagne”, la città fu uno dei principali centri siciliani dal Quattrocento alla fine del XVI secolo; sede di fiera almeno dal 1364, era un importante nodo stradale dal quale partivano anche le strade per Mistretta, Capizzi e il Tirreno e verso Agira e Catania.
L’esposizione chiara ed esaustiva del prof. Dalia ha coinvolto tutto il pubblico presente in sala composto principalmente da appassionati di storia locale, non è stata una semplice presentazione, ma per alcune ore si è animato un interessante dibattito sulle “regie trazzere” che per secoli hanno caratterizzato la viabilità delle zone interne dell’isola, oggi per la maggior parte abbandonate o scomparse.
Alcuni degli interventi oltre a basarsi su ricordi storici locali auspicavano una ricostruzione di questi percorsi per poterli sfruttare dal punto di vista turistico e rivalorizzare dal punto di vista storico, artistico e culturale certe zone che presentano dei veri e propri tesori nascosti, chiese, ponti e fortificazioni, risalenti ad epoche romane e medioevali.
Sergio Leonardi
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