All’indomani dell’ennesimo rinvio votato dall’assemblea territoriale idrica di Enna che avrebbe dovuto varare il piano di riduzione delle tariffe del servizio idrico, il sindaco Maurizio Dipietro, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Alla luce della santa alleanza che va dal Pd di Venezia e Bivona a Diventerà Bellissima di Cammarata e a Fratelli d’Italia di Barbera, credo che ci sia ormai un orientamento maggioritario dell’assemblea che, nascondendosi ormai da mesi dietro a questioni giuridiche, abbia in realtà l’intento di non approvare la proposta per la quale pure la stessa maggioranza aveva dato un preciso indirizzo politico ad Anea. In ogni caso oggi si è concluso un percorso che è quello caratterizzato dalla mia presidenza che da settembre 2020, cioè da quando l’Ato ha operato il passaggio di consegne all’Ati, ha lavorato nell’unica direzione di ridurre le tariffe. Oggi in assemblea è arrivata la proposta definitiva che, se i sindaci avessero voluto approvarla, da domani, anzi da ieri perché la tariffa è retroattiva al 2020, avrebbe prodotto la riduzione del 12% del costo dell’acqua ma, evidentemente, la volontà politica va in altra direzione. Resta comunque quello che ritengo il risultato di un grande lavoro, cioè la dimostrazione che ridurre le tariffe si può, anche oltre i comizi delle campagne elettorali.
Il prossimo presidente, se vorrà, potrà portare all’assemblea la proposta che ha tutti i crismi di legittimità, che sono stati più volte richiesti, e con un semplice voto potrà completare il percorso che oggi la maggioranza dell’assemblea dei sindaci ha ritenuto di dovere interrompere.
Ringrazio tutti i colleghi per la fiducia che mi hanno voluto conferire in questi anni, non ho mai fatto mistero che il mio obiettivo sarebbe stato la riduzione delle tariffe e credo, dunque, di essere stato coerente rispetto alle ragioni che mi hanno indotto a candidarmi all’Ati cinque anni fa. Se alcuni sindaci, come sembra, hanno cambiato idea non è certamente affar mio.
Vorrei ringraziare particolarmente quei pochi sindaci che ci hanno creduto per davvero e che hanno consentito di portare questo percorso ad un passo dall’approvazione. Si tratta di Bonelli (Nicosia), La Spina (Centuripe) e Cuccì (Sperlinga). Spero che uno di loro possa essere chiamato alla presidenza dell’Ati perché sarebbe la miglior garanzia per effettivamente ridurre le tariffe.
Mi ha, tuttavia, sorpreso il silenzio di associazioni e cittadini che, probabilmente, non hanno colto la grande opportunità di dare una svolta ai rapporti con Acquaenna, non comprendendo come ci sia stato un braccio di ferro tra qualche potentato economico, sostenuto da una parte della politica in provincia di Enna tradizionalmente prona alle richieste di tali potentati e quella parte di politica che voleva invece davvero ridurre le tariffe”.
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