Quest’anno a Nicosia il terzo venerdì di novembre cade giorno 17, in questo giorno si celebra il Padre della Misericordia. Questa celebrazione straordinaria ha luogo presso la maestosa Basilica di Santa Maria Maggiore, ma il suo significato abbraccia l’intera città. In questa occasione solenne, la Congregazione della Divina Misericordia sposta il crocifisso dalla navata destra della basilica e lo colloca sull’altare centrale, di fronte all’imponente cona marmorea del Gagini.
La storia di questo culto affonda le sue radici nel lontano 20 novembre 1626, rendendo quest’anno un anniversario di 397 anni. In quel periodo, Nicosia fu colpita dalla peste, portando distruzione e disperazione. Fu in questo scenario apocalittico che una giovane del monastero dell’Immacolata in Santa Cristina ebbe una visione straordinaria: per allontanare la piaga, era necessario portare in processione per le strade della città il simulacro di Gesù Crocifisso, il Padre della Misericordia. Il clero, il Senato e l’intera comunità aderirono con fervore a questa ispirazione. I nicosiani abbracciarono la fede e parteciparono con entusiasmo alla processione ufficiale, che si svolse con grande partecipazione.
Mentre l’immagine di Gesù Crocifisso si avvicinava al lazzaretto, allestito nella piazza di Sant’Elia, gli ammalati guarivano miracolosamente, compresi i casi più gravi. La processione, iniziata con lacrime, si concluse con canti di gioia e la città di Nicosia fu salvata dalla piaga.
Il Senato nicosiano, in rappresentanza della città, offrì un diadema d’argento che ancora oggi adorna il capo della venerata immagine. Inoltre, venne decretato che ogni anno la celebrazione del Padre della Misericordia si tenesse a spese della comunità il terzo venerdì di novembre, rendendo questa festa un importante rituale di gratitudine e speranza che unisce Nicosia nel ricordo di quel miracolo avvenuto secoli fa.
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