In un recente intervento di spegnimento incendio operato dal personale del Distaccamento Forestale di Nicosia, in località Intronata del comune di Sperlinga, attraverso indagini coordinate dal Nucleo Operativo Provinciale del Corpo Forestale Regione Siciliana, condotte nell’immediatezza dell’evento, è stato possibile denunciare all’autorità giudiziaria il 57 enne G.F., resosi responsabile di incendio colposo, per aver appiccato il fuoco su un cumulo di residui vegetali, raccolti ed accumulati da diversi giorni su un terreno di sua proprietà, con l’intento di provvedere, con detta pratica, al loro smaltimento.
Nella mattinata del 3 luglio il personale del Distaccamento Forestale di Nicosia, a seguito della segnalazione ricevuta telefonicamente per un principio d’incendio, si recava in contrada Intronata del comune di Sperlinga, zona di particolare pregio ambientale, per la presenza di un vasto bosco di latifoglie miste, allo scopo di organizzare le operazioni di spegnimento.
Grazie al tempestivo arrivo in zona, unitamente alla squadra SAB ed ai mezzi antincendio, dopo circa un’ora d’intervento sono riusciti a domare le fiamme e scongiurare il pericolo per le vicine aziende agricole e per il bosco di roverella situato a breve distanza da i punti fuochi.
Nel corso delle operazioni di spegnimento sono state svolte indagini coordinate dal N.O.P. di Enna, che hanno consentito di individuare il punto di origine delle fiamme, associandone con indiscutibile certezza probatoria, la responsabilità dell’uomo, il quale è stato denunciato a piede libero per il reato di incendio
Lo stesso, se giudicato colpevole, rischia una pena che varia da 1 a 5 anni, oltre al pagamento dei danni ai titolari delle aziende vicine che hanno visto distrutti beni e coltivazioni
Grazie alla prontezza d’intervento del personale Forestale e di alcuni volontari presenti in loco, l’incendio è stato circoscritto e domato, limitandone i danni e soprattutto soffocando il pericolo di propagazione che avrebbe potuto interessare superficie ben più ampie.
Non è superfluo sottolineare che un discreto numero di incendi, si verifica proprio per l’utilizzo di pratiche agrarie improprie, divenute purtroppo consuetudine consolidata nel tempo e che spesso le normative di riferimento e le opere di prevenzione degli operatori di settore, non riescono ad arginare. Dette pratiche consistono nella bruciatura delle stoppie quale metodo più veloce ed economico per eliminare i residui delle mietiture e sfalciature varie.
L’incuria nell’operare o la troppa sicurezza che l’evento non si verifichi, spesso sono le cause che provocano danni irreparabili all’ambiente, basti pensare ai numerosi anni che ci vorranno per riportare una superficie boscata percorsa da incendio, allo stato vegetativo originario.
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