Spesso alla nostra redazione giungono lettere ed e_mail che chiedono di porre alla comunità richieste anonime di raccolte di vestiti o altri beni per chi ne ha bisogno.
Sentirsi “comunità” significa condividere valori, prospettive, diritti e doveri.
La crisi economica ha fatto crescere le diseguaglianze e ha diffuso le povertà. Più che mai in questi momenti è importante ricordare il valore della solidarietà, il cui principio è presente nella Costituzione italiana, che nell’art. 2 parla chiaramente di “doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale“, ed è annoverato anche tra le prerogative dell’Unione Europea al fine di salvaguardare e incentivare il benessere dei cittadini europei tramite l’assolvimento degli obblighi economici, politici e sociali da parte dei governi degli stati membri dell’unione.
La solidarietà può emergere nei modi più diversi, superando le distanze esistenti.
Oggi TeleNicosia ha ricevuto una richiesta che prontamente con questo articolo viene girata a tutta la città e a chi, pur non essendo nicosiano, vorrà comunque raccoglierla.
Una famiglia, costituita dai due genitori e quattro figli di 10, 12, 17 e 19 anni, è riuscita, grazie all’aiuto di persone di buona volontà e della stessa amministrazione comunale, ad ottenere una casa in cui vivere. Non avrebbero mai potuto permettersela e grande è stata la commozione nel visitarla.
Ora però nasce un problema di natura prettamente pratica: la casa è completamente vuota e va arredata. Per questo, nasce il progetto solidale “Arrediamola insieme!”
Chi può e vuole contribuire donando mobili e complementi di arredo può scrivere a direzione@telenicosia.it o contattare in privato su facebook il direttore della testata, Maria Teresa La Via. Vi metteremo nelle condizioni di donare, rispettando l’anonimato della famiglia, che vi ringrazia tutti sin d’ora.
Precisiamo che non servono abiti, ma solamente mobili.
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