“Sole non Soli”, l’Arte regala un nuovo volto a Ospedale Civico Palermo

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PALERMO (ITALPRESS) – Il sole può sorgere anche in luoghi di solito associati al dolore, allo sconforto e alla malattia. Ne è una testimonianza diretta l’ARNAS Civico di Palermo, dove questa mattina è stata inaugurata e presentata alla stampa l’installazione artistica “Sole non Soli” a opera di Marco Nereo Rotelli, con dei frammenti poetici tratti da un’opera di Mario Luzi. L’iniziativa, nell’ambito del progetto Arte come Rinascita, è la seconda tappa di un percorso già iniziato nel 2018 con un lavoro artistico all’Ospedale dei Bambini ed è realizzato con il contributo della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, presieduta da Emmanuele F.M. Emanuele, con l’organizzazione di Mediterraneum. L’installazione è parte della più complessa riorganizzazione e ridefinizione artistica del padiglione della Tomoterapia del Civico e consiste in una struttura metallica montata sul paramento sulla quale è stata sovrapposta una parete modulare in alluminio.
Su di essa l’artista veneziano, conosciuto a livello internazionale, ha realizzato l’opera, che raffigura una serie di raggi di sole in diversi pannelli, e su di essi ha inserito dei versi di Mario Luzi, tratti da “L’amore aiuta a vivere”: “L’amore aiuta a vivere, a durare, l’amore annulla e dà principio. Questo ho imparato e dimenticato mille volte, ora da te mi torna fatto chiaro, ora prende vivezza e verità. La mia pena è durare oltre quest’attimo”. Un luogo fisico di dolore, quello del padiglione della Tomoterapia in cui si trattano malattie terminali come il cancro, che diventa dunque anche simbolico, riaffermando i valori della vita e riallestito con un linguaggio che abbraccia scienza, arte e poesia. “Le idee nascono dalle sollecitazioni, sono stato sollecitato a realizzare un’opera di dolore durante il periodo in cui il dolore ha colpito il mondo – ha spiegato l’artista Marco Nereo Rotelli -. La mia ricerca si intreccia con la poesia, sono stato amico di Mario Luzi e ho pensato di rielaborare una visione e una riflessione sulla contemporaneità attraverso una sua poesia dedicata all’amore, perchè senza amore non si avanza di un passo”.
Per la struttura ospedaliera presente il direttore generale Roberto Colletti: “L’impegno da parte della direzione è quello di migliorare l’accoglienza dei malati, e lo si fa con un miglioramento dell’ambiente stesso – ha sottolineato -. Ci siamo impegnati a migliorare il comfort alberghiero e anche tutto quel che riguarda l’aspetto esterno. ‘Sole non Soli è significativò, serve a far sentire ai malati in un momento difficile la partecipazione degli operatori, mettendo a disposizione un ambiente gradevole che lenisca il dolore”. Gli ha fatto eco il direttore amministrativo, Francesco Paolo Tronca: “La bellezza è una caratteristica che infonde dei sentimenti positivi. Questo purtroppo è un luogo dove vengono persone che soffrono, se venendo qui vedono qualcosa di bello, sicuramente questo è motivo di conforto e maggiore attrazione verso un posto – ha chiosato – che viene frequentato quasi esclusivamente per poter curare delle patologie come il cancro”.
(ITALPRESS).

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