I Carabinieri del Comando provinciale di Enna hanno assestato un duro colpo a un’organizzazione criminale specializzata nelle truffe agli anziani. Due arresti sono stati eseguiti su disposizione del G.I.P. del Tribunale di Enna, mentre un terzo soggetto è stato fermato in possesso di documenti falsi e refurtiva.
Il modus operandi della banda, proveniente dall’area napoletana, era sempre lo stesso: contattavano telefonicamente anziani spacciandosi per Carabinieri e comunicavano che un loro familiare aveva causato un grave incidente stradale, coinvolgendo una donna incinta. Per evitare l’arresto del congiunto, chiedevano urgentemente denaro e preziosi.
In un primo caso, una donna ennese è stata raggiunta telefonicamente da un finto “maresciallo dei Carabinieri”, seguito da complici che si presentavano come “avvocato” e “colonnello”. Sotto pressione psicologica, la vittima ha consegnato denaro e gioielli a un falso carabiniere presentatosi a casa sua.
Le indagini, condotte attraverso l’analisi di videosorveglianza, banche dati e traffico telefonico, hanno portato all’arresto di due uomini: un 31enne di Giugliano in Campania e un 45enne di Pomigliano d’Arco.
In un secondo episodio, i Carabinieri hanno fermato un 28enne campano trovato con documenti falsi e gioielli provenienti da una truffa simile ai danni di un’ottantenne di Acireale. La refurtiva è stata successivamente restituita alla legittima proprietaria.
Il Comando provinciale ricorda che nessun appartenente alle forze dell’ordine richiede mai denaro e invita i cittadini a contattare immediatamente il 112 in caso di situazioni sospette.
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