Prevenire gli attacchi ai sistemi informatici oggi è divenuto un imperativo a cui nessuno può sottrarsi, meno che mai le Pubbliche amministrazioni. La società è oramai quasi totalmente iperconnessa, dati di ogni genere viaggiano in rete e per questo occorre far scudo per proteggersi contro l’accesso illecito che può mettere a rischio l’intero sistema ai danni dei servizi e quindi dei cittadini. Le Pubbliche amministrazioni devono quindi attrezzarsi. Il modo migliore è riuscire a fare rete.
E’ questo il leimotiv del protocollo d’intesa siglato dal commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Enna, Girolamo Di Fazio assieme al dirigente Marco Scarpa del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale ” Sicilia Occidentale” per la prevenzione e il contrasto dei crimini informatici sui sistemi critici. Un protocollo che segna l’inizio di un rapporto di collaborazione tra i due enti che garantirà lo scambio di dati utili a vantaggio della sicurezza. “E’ necessario – concordano le parti- prevenire e contrastare ogni forma di accesso illecito, anche tentato per scongiurare l’interruzione dei servizi di pubblica utilità, l’indebita sottrazione di informazioni e qualsiasi altra attività non legale”. Il protocollo prevede una serie di incontri tecnici tra i rappresentanti del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica Polizia Postale e delle Comunicazioni – Sicilia Occidentale e i tecnici informatici del Libero Consorzio per arrivare alla elaborazione di un modello operativo di collaborazione ispirato prima alla prevenzione e poi alla repressione dei crimini informatici, contribuendo al contenimento dei costi operativi derivanti da interruzioni dei servizi erogati attraverso sistemi informatici e di telecomunicazioni. Saranno implementate soluzioni tecnologiche o infrastrutture necessarie per meglio rendere operativo il protocollo d’Intesa il cui punto nodale rimane l’interscambio di dati, finalizzato ad incrementare i livelli di prevenzione e contrasto dei crimini informatici ai danni dei sistemi gestiti dall’Ente. Dati e informazioni personali che le parti si impegnano a trattare ed a custodire con l’obbligo di riservatezza. L’inizio di un percorso che può e deve essere allargato anche alla amministrazioni comunali.
“ Informeremo i sindaci del territorio e le grosse società che erogano servizi – ha dichiarato Di Fazio – della finalità del protocollo che potrà essere replicato nelle singole realtà. Ci faremo promotori di un incontro assieme al dirigente, Scarpa, per sensibilizzarli su un tema e una problematica oggi di fondamentale importanza“.
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