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Si è svolta sabato 18 maggio la tradizionale festa di San Michele a Cerami, di origini antichissime, fondate sulle apparizioni del Santo avvenute durante la famosa “Battaglia di Cerami”, uno degli episodi decisivi della storia siciliana, conclusa con i Normanni che liberarono l’Isola dalla dominazione saracena.
Dopo la seconda guerra mondiale la chiesa di San Michele venne dichiarata inagibile e la settecentesca statua lignea di San Michele, opera del gangitano Filippo Quattrocchi recentemente restaurata, venne portata nella chiesa Madre dove ancora oggi è custodita.
Prima dell’inizio della processione ogni confraternita raggiunge la chiesa Madre partendo dalle loro chiese di appartenenza. L’uscita del santo è accolta da un fragoroso sparo di mortaretti.
Durante la processione il Santo ha sostato davanti alla chiesa di San Sebastiano, protettore di Cerami ed è entrato nell’abbazia di San Benedetto, sede dell’Arciconfraternita di San Michele. Il fercolo è accompagnato nel suo tragitto dalla banda musicale Gioacchino Rossini di Cerami.
Non mancano durante la processione momenti di preghiera curati dal parroco Michele Pitronaci. Come da tradizione durante la processione vengono offerti i biscotti.
All’arrivo del santo in piazza è stato eseguito un grandioso spettacolo pirotecnico, mentre la banda eseguiva l’inno di San Michele.
Dopo il rientro il fercolo di San Michele è riposto nel suo nuovo altare.
Sergio Leonardi è un giornalista nato a Messina. Laureato nel 1992 in Economia e Commercio. Con la passione per la statistica, informatica, storia, sport e politica. Tra i fondatori di telenicosia.it