Lunedì 17 ottobre, presso la sala conferenze del “Garden” di Pergusa, si è tenuta la “Closing conference” organizzata dal Polo sociale integrato per stranieri di Enna, in collaborazione con la “Rete di sostegno” e con tutti gli attori coinvolti in mesi di promozione, attività e servizi erogati nel territorio del Libero consorzio comunale di Enna.
All’evento sono stati invitati, infatti, e hanno partecipato: amministrazioni e uffici comunali, enti, istituzioni, associazioni, aziende e, in generale, tutti quei soggetti interessati dai, e sensibili ai, temi delle migrazioni e dell’inclusione sociale di cittadini stranieri.
Ad aprire i lavori – iniziati alle ore 9.00 con l’accreditamento e la registrazione dei partecipanti – il dott. Uccio Muratore, coordinatore del Polo integrato ennese, che ha anche moderato e condotto le due sessioni di interventi in programma concluse alle ore 14.00 e seguite da un light lunch.
Alla prima sessione, dal titolo “Servizi per l’inclusione sociale dei cittadini stranieri e per un efficace contrasto allo sfruttamento lavorativo”, sono intervenuti: la dott.ssa Ornella Messina, referente dell’Ufficio Speciale Immigrazione della Regione siciliana; l’avv. Massimo Millesoli, operatore legale del Polo sociale integrato per stranieri di Enna; il dott. Michele Sabatino, responsabile della O.N.G. “Luciano Lama”; il prof. Giovanni Bevilacqua, dirigente del C.P.I.A. di Enna e Caltanissetta; l’avv. Gianpiero Cortese e la dott.ssa Lucia Giunta, assessori alle Politiche sociali, rispettivamente, di Enna e Piazza Armerina, comuni dove sono state attivate le due sedi del Polo sociale integrato per stranieri di Enna. E a chiudere – con la mediatrice del Polo, la dott.ssa Nadia Bentivegna – le testimonianze dirette di alcuni utenti, tra le quali quella di Ousmane Gano, senegalese, che ha raccontato la sua esperienza e il supporto di orientamento e mediazione in ambito lavorativo ricevuto.
Alla seconda sessione, dal titolo “Superare le emergenze e fare sistema. Contributi dal mondo del lavoro e delle istituzioni”, sono intervenuti: la dott.ssa Silvia Caponetto, Viceprefetto Aggiunto della Prefettura di Enna; la dott.ssa Paola Pernaci, coordinatrice del Polo sociale integrato di Caltanissetta; il dott. Domenico Di Stefano, imprenditore e manager dell’azienda agricola “Naturalmente Leonforte”; il dott. Stefano Rizzo, direttore della C.N.A. di Enna.
Al centro della conferenza: i risultati e gli obiettivi raggiunti, proiezioni di diapositive e video, testimonianze, contributi propositivi, e le “prospettive” auspicate per una Rete di soggetti istituzionali, delle amministrazioni pubbliche, del Terzo settore e delle attività produttive attivi – con ruoli, responsabilità e da posizioni diverse – nell’inserimento sociale e lavorativo e nella contrapposizione alle diverse forme di marginalità e sfruttamento dei cittadini stranieri regolarmente presenti nella provincia.
Oltre che l’importanza di avere, e avere avuto, un Polo sociale integrato, con un’équipe multidisciplinare di professionisti e competenze specifiche, quale riferimento e trait d’union nel territorio.
Tra il pubblico, e intervistati per la realizzazione di un docu-video dell’evento, il dott. Salvatore Cappellano e il dott. Tommaso Careri, presidenti della Iblea Servizi Territoriali Onlus e della Global Service (cooperative partner nella gestione del Polo di Enna); il dott. Biagio Sgrò, direttore del Centro per l’impiego di Enna; la dott.ssa Silvana Romano, la dott.ssa Alice La Spina e la dott.ssa Stefania Di Stefano, rispettivamente assessori alle Politiche sociali dei comuni di Troina, Centuripe e Calascibetta.
Il Polo di Enna, così come gli altri otto poli presenti nella altrettante province, è realizzato in co-progettazione con la Regione Siciliana – Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Ufficio Speciale Immigrazione, nell’ambito del Programma Su.Pr.Eme. Italia, progetto questo inserito nel piano triennale di contrasto allo sfruttamento in agricoltura e al caporalato – approvato in seno allo specifico Tavolo Caporalato – promosso dalla Direzione generale immigrazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e finanziato con fondi AMIF – Emergency Funds (AP 2019) della Commissione Europea.
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