Con una lettera inviata all’on. Fabio Venezia, presidente dell’assemblea provinciale del PD di Enna e all’on. Anthony Barbagallo, segretario regionale del PD siciliano, Vittorio Di Gangi segretario provinciale del PD Enna ha rassegnato le sue dimissioni.
“All’atto del mio insediamento avvenuto il 6 dicembre 2019 assunsi l’impegno di guidare il Partito, dopo un lungo periodo di forti contrasti interni e dopo cinque anni di commissariamento e scissioni, fino alle elezioni politiche che si sarebbero dovute svolgere nella primavera del 2023”. Afferma il segretario Di Gangi.
“In questi anni, seppur in un periodo contraddistinto dalla pandemia da Covid-19, abbiamo ricostituito nella maggior parte dei Comuni della Provincia il tessuto organizzativo del partito, affidando a molti giovani la guida di svariati Circoli.
I risultati conseguiti nel corso della tornata elettorale del 25 settembre 2022, in controtendenza rispetto a quelli conseguiti dal PD a livello regionale e nazionale, ci ha visti recitare il ruolo di protagonisti principali nel panorama politico provinciale.
L’elezione di Antonio Nicita al Senato, di Stefania Marino alla Camera dei Deputati e di Fabio Venezia all’Assemblea Regionale Siciliana, ci consegnano un quadro del Partito provinciale completamente diverso dal 2019 e ci fanno capire che la strada intrapresa è quella giusta.
Avendo esaurito il mio compito ed in coerenza con gli impegni assunti all’atto della mia elezione, con la presente rassegno le mie dimissioni dalla carica di Segretario della Federazione Provinciale del Partito Democratico di Enna”. Continua nella sua lettera il segretario del PD Ennese.
“Tra l’altro, l’indizione di un “Congresso Nazionale Costituente per il nuovo Partito Democratico”, scaturita dal forte dibattito che si è avviato nel Paese all’indomani delle elezioni, rende ancora più necessario il confronto con gli iscritti e i militanti.
Come preannunciato nel corso della Direzione Provinciale del 2 dicembre u.s., credo sia doveroso, in questa fase congressuale di profondo rinnovamento del Partito Democratico, avviare un dibattito interno costruttivo che porti con sé anche il rinnovamento degli organismi dirigenti provinciali e l’elezione di un nuovo segretario. Non si capirebbe, altrimenti, come un gruppo dirigente eletto qualche anno fa possa guidare la nuova fase costituente, se non legittimata da un congresso.
Così come prescritto dalle disposizioni interne della Segreteria Nazionale, rimarrò in carica fino all’atto della celebrazione del Congresso Provinciale che dovrà svolgersi in uno con quello Nazionale.
Il mio impegno per il “Nuovo Partito Democratico” non mancherà. Grazie a tutti”. Conclude nella sua lettera di dimissioni Vittorio Di Gangi.
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