Riceviamo e pubblichiamo:
“In relazione alla manifestazione degli studenti in atto a Capizzi, non posso che esprimere il mio più profondo rammarico.
Ieri sera ho cercato di spiegare le ragioni di una situazione per la quale il Comune non è piu’ nelle condizioni di ANTICIPARE le somme per l’acquisto dell’abbonamento trasporto scolastico.
Il motivo risiede nel fatto che il mancato pagamento dei tributi comunali da parte della stragrande maggioranza dei cittadini, negli anni passati, ha prosciugato in maniera irreversibile le casse del Comune, creando un buco di € 8.100.000 solo di tributi da incassare in 10 anni e dei quali oramai il 50% a rischio prescrizione.
Questo è il dato su cui dobbiamo riflettere: il Comune di Capizzi non va in dissesto per spese effettuate in maniera scriteriata, per aver fatto dei debiti fuori bilancio, ma per mancato incasso dei tributi, sentenze di condanna per procedimenti iniziati addirittura nell’anno 2000 e contenziosi risalenti a circa 20 anni addietro in attesa di pronuncia. Tutti elementi questi che hanno creato uno squilibrio, il cui ripiano non risulta sostenibile con le normali azioni di bilancio.
Certo negli anni passati siamo stati il fiore all’’occhiello in materia di organizzazione dei servizi scolastici, abbiamo assicurato l’abbonamento per il trasporto già dal primo giorno di scuola. Oggi anche noi purtroppo ci siamo allineati con quanto già accade in altri comuni del circondario da diversi anni (Vedi Caronia, Mistretta, Tusa, Acquedolci, Castel di Lucio etc.).
La L.R. n. 2 del 22 Febbraio 2023, alla quale fa riferimento la Circolare Assessoriale n. 13 dell’11 Luglio 2023, stabilisce la somma di € 7.000.000 da ripartire ai Comuni Siciliani per il trasporto scolastico in relazione alle effettive spese sostenute e garantisce la gratuità dei soggetti con ISEE inferiore a € 10.662. Appare quindi chiaro che la norma intenda operare a rimborso in quanto il contributo Regionale sarà erogato in relazione proprio ai costi sostenuti dagli studenti pertanto a POSTERIORI e previo accertamento della regolare frequenza a scuola.
Quindi, con questo sciopero mi si chiede di sovvertire il disposto normativo anticipando le somme al 100% ed anche a coloro che non frequenteranno in maniera regolare e che non rientreranno nel contributo regionale poiché con ISEE superiore ai limiti fissati, salvo poi effettuare il recupero delle somme indebitamente percepite.
Secondo voi può essere accettata una cosa del genere? La soluzione è nelle nostre/vostre mani, basta pagare i servizi che il comune rende (raccolta e smaltimento RR.SS.UU., canone idrico, canoni di fitto immobili, suolo pubblico, IMU etc.) ed avremo sufficienti risorse in cassa per anticipare, con le dovute cautele, somme a favore dei cittadini per erogare altri servizi.
Concludo lanciando una proposta che può risolvere la situazione e dare certezze a questi cittadini che hanno dubbi sull’effettivo rimborso delle somme: le somme che saranno anticipate dalle famiglie per l’acquisto per gli abbonamenti scolastici, una volta fissato l’importo del rimborso spettante a ciascun cittadino, vengano utilizzate in compensazione per il pagamento dei tributi pregressi, da parte dei debitori del comune.
Con questo semplice sistema, ogni famiglia sarà in grado di azzerare il debito di almeno una annualità pregressa senza peraltro incorrere in sanzioni.
Ieri sera ho fatto una riunione con le mamme, in cui ho ribadito nuovamente la situazione in cui versiamo. Andando verso il dissesto è ovvio che non abbiamo la capacità di anticipare nulla, specie per servizi, che di per sé stesso vengono organizzati a rimborso, come peraltro avviene nei comuni del circondario vedi Caronia, Mistretta, Acquedolci etc.., così come previsto dalla Circolare di cui sopra, che parla di contributo per spese effettivamente sostenute. Nel corso della riunione, tra le mille difficoltà, mi sono impegnato a cercare di fare rientrare nei rimborsi e nei limiti delle possibilità anche le famiglie con Isee maggiore di 10.662 euro, esclusi dalle priorità della circolare. Ho evidenziato pure che la situazione potrebbe cambiare immediatamente qualcosa tutti i cittadini pagassero i tributi arretrati che solamente nell’ultimo quinquennio ammontano a circa 5.000.000 di euro. Somme che il Comune ha anticipato per servizi (RR.SS.UU., acquedotto etc ) e che hanno raschiato le casse comunali.
Quindi la soluzione del problema e nelle nostre mani, cioè nelle mani anche degli scioperanti.“
arch. Leonardo Principato Trosso, Sindaco di Capizzi
Maria Teresa La Via, giornalista nata a Nicosia, attuale direttore di TeleNicosia