Visita amministrativa del governatore del distretto 2110 del Rotary International Alfio Di Costa al Club di Enna guidato da Enrico Alberto Croce che, dopo i saluti di rito alle autorità rotariane presenti, al presidente e al segretario del Rotaract, ha riflettuto sulla situazione in atto e sugli impegni dell’anno rotariano appena iniziato. Enrico Alberto Croce ha ribadito il suo apprezzamento alla “decisione presa dal Governatore di volere effettuare le visite ai club all’inizio dell’anno, ritenuto il momento più opportuno per discutere sui programmi e sulle eventuali difficoltà di pianificazione dei club”, ringraziandolo, tra l’altro, “per l’entusiasmo mostrato nei riguardi del progetto FAST (Food And Solidarity Time), condividendo l’idea che in situazioni eccezionali bisogna mettere in atto interventi di servizio eccezionali”.
Il presidente Croce, inoltre, ha voluto sottolineare come il tema dell’anno “Il Rotary crea opportunità” “sia in perfetta aderenza con l’attuale situazione mondiale: dai momenti di crisi e di difficoltà, infatti, nascono spesso le opportunità per migliorare, crescere, aiutare e servire”. Proprio riguardo allo spirito di servizio, il presidente del Club di Enna, nel concludere il suo articolato intervento, ha voluto far riferimento ad un pensiero di Tagore: “Dormivo e sognavo che la vita era gioia. Mi svegliai e vidi che la vita era servizio. Mi misi a servire e scoprii che il servizio è gioia”. Una bella espressione per ribadire le finalità insite nell’impegno rotariano.
“Il Rotary – infatti, ha sottolineato nel suo intervento il governatore Alfio Di Costa – non è solo un club a cui affiliarsi ma, piuttosto, è “un invito a innumerevoli opportunità”. Il Presidente del Rotary International Holger Knaack ha voluto evidenziare come il Rotary crea percorsi per consentire ai soci di migliorare la loro vita e la vita di coloro che aiutano attraverso i progetti di service. Noi crediamo che le nostre azioni di service, grandi e piccole, creano opportunità per le persone che hanno bisogno del nostro aiuto. Il Rotary crea opportunità di leadership e offre ai soci l’opportunità di viaggiare nel mondo per mettere in atto le idee di service e allacciare rapporti duraturi. Ogni cosa che facciamo crea un’altra opportunità per qualcun altro, da qualche altra parte”. “E da Enna, magnifica sintesi di storia e leggenda, arte e archeologia” ha continuato il governatore del distretto 2110 Sicilia e Malta, Alfio Di Costa – “vorrei lanciare questo messaggio di cambiamento e legato al cambiamento in atto a cui non possiamo sottrarci. I cambiamenti creano paure e tensioni e noi dobbiamo uscire dalla nostra Confort Zone e con coraggio dobbiamo affrontare le nuove sfide che la Società ci impone. I nostri Valori sono la nostra stella cometa, l’Amicizia, l’Integrità, la Diversità, il Servizio e la Leadership. I nostri Valori sapranno indicarci la via maestra. Ricordava il rotariano Winston Churchill che “l’abilità nella vita è l’abilità di prevedere quello che accadrà domani, la prossima settimana, il prossimo mese e l’anno prossimo. E di essere così abili, più tardi, da spiegare perché con la forza dei nostri valori non è accaduto”.
A margine della visita istituzionale il governatore Alfio Di Costa ha visitato il sito Cozzo Matrice. Sito archeologico inserito nella pubblicazione distrettuale “Sicilia e malta isole d’Incanto”. “Che abbia scelto di visitare questo sito – ha sottolineato Alfio Di Costa – non è casuale. Attorno a questa affascinante mitologia ruota il fascino incantevole della nostra Sicilia. Enna, infatti, alle sue pendici presenta il lago di Pergusa, affascinante e misterioso specchio d’acqua. La leggenda vuole che da un anfratto nei suoi pressi (Cozzo Matrice) fosse stata rapita la bella Core dal dio degli inferi (che era anche suo zio): Ade per i Greci, Plutone per i Romani. Mamma Demetra, dea della fertilità, chiese aiuto a suo fratello Giove (non uno qualunque), minacciandolo che avrebbe scatenato la carestia su tutto il pianeta se non avesse sistemato la faccenda. Giove, che per natura era uno che di problemi ne voleva sapere il meno possibile, tagliò la torta, per non sbagliare, in due parti perfettamente uguali”.
E continua Alfio Di Costa “Stabilì, difatti, che per sei mesi l’anno Kore stesse sotto terra con il marito-rapitore e durante gli altri sei risalisse in superficie dalla madre. Il giorno di questo suo ritorno fu stabilito nel 21 Marzo: il primo giorno di Primavera, che riempie la Sicilia di fiori e frutti per 6 mesi. Grazie a mamma Demetra che così manifesta da 2500 anni la sua felicità”. “Al di là dell’aspetto mitologico – ha sottolineato, concludendo la sua visita, Alfio Di Costa – bisogna considerare quello che è l’aspetto più affascinante e storico della vicenda: ovvero che il culto di Demetra (e Kore) è stato per millenni il più venerato ed importante dell’isola, testimoniato da infiniti ritrovamenti di opere varie (statue, incisioni, monete … ) dedicati alle due donne. La Sicilia è anche mitologia e spetta a noi recuperare, immediatamente, il fascino unico di questa terra”.
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