Da gennaio a maggio al Teatro comunale Contoli Di Dio saranno otto gli eventi del cartellone organizzato da Rete Latitudini, con il contributo del Comune di Calascibetta e dell’Assessorato Turismo e Spettacolo della Regione Siciliana e con la collaborazione dell’Associazione teatrale Contoli – Di Dio.
A inaugurare il cartellone, che giunge al quinto anno di attività, sarà “Era ottobre” (produzione Statale 114) di Tino Caspanello in programma venerdì 26 gennaio alle 20.15.
Un appuntamento quotidiano, quello tra i due protagonisti (Tino Caspanello e Tino Calabrò), per trascorrere insieme una parte del giorno, per non rimanere confinati nelle gabbie di città votate ormai esclusivamente all’efficienza e alla produttività, per non cedere alle sirene televisive e per non soccombere sotto il peso dei ricordi. Come per ogni appuntamento ci sono delle regole, delle convenzioni da rispettare, ma anche piccoli cortocircuiti, che, apparentemente fastidiosi, regalano qua e là spunti di tenerezza e ironia a due vite che vivono, senza dirselo, la paura dell’abbandono.
Il secondo appuntamento della stagione sarà martedì 27 febbraio con “La Locandiera. Esprit De Pomme De Terre” (Produzione Compagnia dell’Arpa in collaborazione con Compagnia Décalé) di Andrea Saitta.
Liberamente ispirato a La Locandiera di Carlo Goldoni, lo spettacolo vedrà protagonisti Maria Chiara Pellitteri, Ivan Graziano, Norman Quaglierini e Andrea Saitta.
Questo lavoro si concentra soprattutto su due aspetti: il passaggio dalla commedia dell’arte al dramma borghese che Goldoni inizia con la Locandiera, quindi la profondità dei personaggi che non sono più legati all’improvvisazione e allo stereotipo delle maschere, ma iniziano ad avere una psicologia e un percorso emotivo, e la sfida di rappresentare il testo partendo dal corpo inserendo il mimo, la danza e il clown teatrale. La performance si sviluppa in una serie di scene, dal ritmo molto serrato e dalla linea comica che, con precisione matematica, rapisce lo spettatore portandolo all’interno di un mondo fatto di silenzi, sguardi e risate.
Giovedì 28 marzo andrà in scena Otello&Desdemona o del Femminicidio (produzione OffineTeatrali quintArmata / Casa Teatro) tratto da William Shakespeare. Un adattamento di Santi Cicardo, che sarà in scena con Enrica Volponi Spena.
Un luogo comune: una donna che tradisce (o è semplicemente sospettata di farlo), un uomo che, lasciandosi accecare dalla gelosia, uccide la compagna per poi, nella maggior parte dei casi, suicidarsi. L’idea di ripresentare Otello è nata da una serrata interrogazione del testo shakespeariano e in particolare della figura del Moro. Egli uccide perché si lascia irretire dal laccio traditore di Iago in preda a una cieca e folle gelosia, o piuttosto è totalmente responsabile della propria vicenda e del proprio delitto? Insomma Otello, non importa se bianco o nero, è un uomo che di fronte alla passione amorosa si fa travolgere in un acting out che non è in grado di controllare, o invece uccide per un deliberato ragionamento d’odio? Quando egli trasforma lo spazio che era occupato dall’amore, lasciandovi posto al sentimento brutale e distruttivo, cosa succede nella sua mente?
Giovedì 11 aprile sarà Vello è possibile (Produzione Babel), di e con Sofia Muscato e la regia di Chiara Muscato a chiudere la serie dei quattro spettacoli in abbonamento di “Sulla Vetta”.
Dalla filosofia al Mito il passo è breve, ed ecco che dopo i dialoghi platonici Sofia Muscato ha messo gli occhi (e le mani) sul famoso mito degli Argonauti, inviati in Colchide, alla ricerca del Vello D’oro, simbolo di deità e immortalità, e dell’eroe Giasone, segnato da una profezia che lo lega al suo destino.
“C’è un viaggio che ognuno fa solo con sé, perché non è che si va vicino…” guidata dalla regia di Chiara Muscato, Sofia Muscato darà vita a una narrazione rocambolesca, divisa tra passato e presente, e avvolta dall’universalità del mito. Sarà una musa piuttosto originale a riportarci una vicenda che alterna centinaia di volti a un ritmo incalzante, restituendo con ironia e rime siciliane la poesia dell’epica classica.
Salpare sull’Argo sarà un’esperienza fuori dal mondo, tra situazioni strampalate, le fragilità dell’essere umano, i miti, i personaggi immortali e persino un fenicottero gonfiabile. Uno spettacolo ironico e intelligente che gioca su più registri e utilizza tanto l’italiano quanto il siciliano, trademark dell’autrice, molto attiva anche sui social.
Sono previsti anche due eventi speciali fuori abbonamento:
Mercoledì 20 marzo è in programma lo spettacolo “Sopra un palazzo” (Produzione Agricantus Società Cooperativa Culturale Sociale) di Sergio Vespertino con le musiche dal vivo di Pierpaolo Petta.
Giovedì 23 maggio andrà in scena un nuovo spettacolo della compagnia locale Contoli – Di Dio.
Novità di quest’anno è la sezione dedicata al teatro per famiglie, con due spettacoli pomeridiani domenicali alle 17.00.
Il 4 febbraio è in programma “La cicala e la formica” (Produzione Nave Argo), testo e regia Iridiana Petrone, con Iridiana Petrone e Giuseppe Brancato,
il 10 marzo sarà la volta de “Il sarto furbacchione” (Produzione Compagnia San Lorenzo), per la regia di Michelangelo Maria Zanghi.
Gigi Spedale, Presidente di Latitudini, presenta così “Sulla Vetta 2024”: “Uno dei Borghi più belli d’Italia, da ben cinque anni, ospita e condivide con entusiasmo e grande partecipazione la nostra attività di diffusione capillare del Teatro contemporaneo nei piccoli centri siciliani. La sintonia con la Compagnia Contoli Di Dio e il sostegno del Pubblico e dell’Amministrazione ci emoziona e ci incoraggia a proseguire il nostro lavoro, in Rete anche con altri importanti centri dell’Ennese. Ringrazio le Compagnie di Latitudini, il cui apporto ci consente di arricchire l’offerta, inaugurando la preziosa sezione di spettacoli per famiglie, rivolta ai ragazzi, che sono il futuro del Teatro e di tutta la Società civile, soprattutto in tempi così duri e complessi”
L’Assessore alla Cultura del Comune di Calascibetta, Maria Rita Speciale, aggiunge: “Vola sempre più in alto la città di Calascibetta che da qualche anno è ‘Sulla vetta’ e noi non possiamo che raccogliere con orgoglio i risultati raggiunti dalle precedenti stagioni e l’attenzione che viene riservata al nostro teatro “ad alta quota”.
Una stagione, quella del 2024, che si ripropone all’esigente ed attento pubblico del “Contoli-Di Dio” in una veste nuova, ma comunque tesa a rafforzare quel legame indelebile con la nostra storia, vivere la cultura come valore del territorio, a partire dalla consapevolezza che la libertà di espressione è il cuore pulsante di un sistema culturale ed una città è più viva quanto più affollati e frequentati sono i suoi spazi culturali.”.
Giuseppe Acciaro, Presidente dell’Associazione teatrale Contoli – Di Dio, conclude: “È tempo di uscire e incontrarsi a teatro. Eccoci ancora a fianco della Rete “Latitudini” per promuovere la cultura attraverso nuove tendenze, simbolo del confronto fra generazioni. Il nostro teatro, punto di riferimento per la vita di questa piccola città e del territorio, ripropone anche quest’anno una rassegna che vuole confermare la sua costante sensibilità verso un pubblico, di tutte le età, che sa confrontarsi con tematiche e linguaggi attuali per vivere una esperienza concreta, umana e sorridere, ridere, riflettere, emozionarsi”.
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