Rifiuti abbandonati sulla statale 117 tra Nicosia e Leonforte, scattano le sanzioni per i trasgressori

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Il fenomeno dell’abbandono di rifiuti sulle strade statali e provinciali è ormai abbastanza diffuso. Il nucleo operativo del Corpo forestale, in collaborazione con l’Anas, per far cessare questi atti incivili, in queste settimane ha monitorato e sta monitorando con delle video camere diversi punti sulla statale 117 tra Nicosia e Leonforte.

rifiuti abbandonati 2Attraverso le immagini di videosorveglianza sono stati individuati diversi automobilisti che gettavano dei sacchetti di rifiuti lungo i bordi dell’arteria stradale e per queste persone sono scattate le sanzioni previste dalla legge.

Occorre ricordare che l’abbandono dei rifiuti è un reato che, a seconda di come viene perpetrato, comporta sanzioni pecuniarie più o meno pesanti e, nei casi più gravi, anche condanne penali. Per capire come si configura il reato di abbandono di rifiuti su suolo pubblico, dobbiamo fare riferimento al Testo Unico in materia Ambientale (TUA), che definisce i comportamenti stigmatizzabili e le azioni sanzionabili in materia di gestione dei rifiuti, ovvero dei prodotti di scarto liquidi o solidi. In particolare viene fatto “divieto assoluto di abbandono dei rifiuti sul suolo e nel sottosuolo e parimenti nelle acque superficiali e sotterranee”.

Le sanzioni per l’abbandono di rifiuti sono stabilite dagli articoli 255 e 256 del TUA. La sanzione amministrativa scatta se il responsabile è un soggetto privato e se il materiale abbandonato è esclusivamente di natura domestica. La sanzione penale scatta se il responsabile è una persona giuridica (impresa, ente) e se il materiale di scarto proviene da attività professionali.

Se un privato commette questo tipo di reato è soggetto a un’ammenda da 300 euro a 3.000 euro, se il materiale abbandonato non è pericoloso, ma tale sanzione può essere raddoppiata in caso di rifiuti pericolosi. Se, invece, il trasgressore è un soggetto giuridico, esso viene denunciato all’autorità giudiziaria ed è passibile di denuncia penale con arresto da 3 mesi a un anno e ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro (abbandono di rifiuti non pericolosi), oppure con arresto da 6 mesi a 2 anni e ammenda da 2.600 euro a 26.000 euro (abbandono di rifiuti pericolosi). In ogni caso i trasgressori, siano essi soggetti privati o giuridici, sono obbligati al ripristino dello stato dei luoghi e a sostenere le spese per il recupero e per lo smaltimento dei rifiuti abbandonati.


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