Ricordiamo come a Nicosia con la processione del Padre della Provvidenza si celebra il Venerdì Santo – FOTO e VIDEO

Processione Padre Provvidenza 2019 4
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IMMAGINI DI RPERTORIO SERVIZIO REALIZZATO IL 19 APRILE 2019

Da quando esiste TeleNicosia ogni anno la processione del padre della Provvidenza il Venerdì Santo è sempre stata ripresa e raccontata nei suoi minimi particolari. L’ultima volta è stata lo scorso anno il 19 aprile 2019. Quest’anno a causa dell’epidemia da coronavirus, la processione è stata annullata, ma noi riproponiamo ai tanti fedeli le immagini dello scorso anno.

A Nicosia il venerdì di passione, che ricorda la morte di Gesù, viene ricordato con la tradizionale processione del Padre della Provvidenza, crocifisso custodito all’interno della cattedrale di San Nicolò.

Prima dell’inizio della processione nella basilica di Santa Maria Maggiore si è tenuta una funzione con il crocifisso, Padre della Misericordia disteso sull’altare centrale e coperto da un telo viola.

Un tempo non troppo lontano i due Cristi venivano portati in processione nello stesso giorno e da qui nacque la storica rivalità cittadina tra i mariani ed i nicoleti, che il più delle volte culminava in risse che nulla avevano di sacro.

Il Padre della Provvidenza, raffigurante il Cristo spirante, attribuito al crocefissaio palermitano Gaspare De Miceli, rispetto all’altra statua del Cristo in croce, il Padre della Misericordia, raffigura un Gesù ancora vivente, in cui si evidenzia nel viso e nel corpo tutto il dolore per il supplizio.

Prima del Padre della Provvidenza viene portata fuori dalla chiesa di San Calogero, la scultura sacra dell’Addolorata con in braccio il Cristo Morto, un’opera preziosa attribuita all’artista gangitano Filippo Quattrocchi. La statua viene posizionata in via Fratelli Testa, in attesa dell’uscita del Cristo dalla cattedrale.

Il Cristo si trova all’interno della cattedrale e davanti ad un’imponente moltitudine di fedeli, il Padre della Provvidenza viene sceso dalla navata e trasportato fuori dalla chiesa. Prima dell’inizio della processione viene calato da un palco su un motocarro che lo condurrà lungo le vie del centro cittadino.

Davanti alla processione tutto il clero nicosiano con in testa il vescovo della Diocesi, Salvatore Muratore ed i parroci e sacerdoti delle chiese di Nicosia. A seguire la statua dell’Addolorata con in braccio il Cristo Morto.

La processione attraversa tutte le vie del centro storico accompagnata da due ali di folla, senza sosta, il Padre della Provvidenza in tarda serata torna in piazza Garibaldi. Posizionato davanti al palazzo Municipale, la folla dei fedeli ascolta attentamente le parole del vescovo Salvatore Muratore.

Il Padre della Provvidenza viene nuovamente issato e tolto dal motocarro per essere riposto nuovamente in cattedrale tra gli applausi dei fedeli. Prima di essere riposizionato nella sua cappella, nella navata destra della cattedrale, il crocifisso ancora una volta coricato viene esposto al centro della chiesa ed una folla di fedeli rende omaggio. L’ultimo atto di questa giornata e la ricollocazione del Padre della Provvidenza nel luogo dove viene custodito per tutto l’anno.

Anche la statua della Madonna Addolorata torna ad essere riposta nella chiesa di San Calogero, al cui interno, nel giorno del Giovedì Santo, vengono allestiti i Sepolcri, con altre pregevoli statue.

Una processione imponente, una delle più seguite e partecipate a Nicosia sono infatti migliaia i fedeli che seguono il Padre della Provvidenza a testimonianza di come sia ancora oggi sentito questo sacro rito e come sia radicata tra i nicosiani questa tradizione religiosa.

Lo scorso anno in piazzetta San Calogero, durante la processione e fino a notte fonda, è stato realizzato da Maurizio Cannizzo e Omar Mohamed un bozzetto che rappresenta proprio il Padre della Provvidenza. Un’opera d’arte che rende onore alla tradizione dei madonnari siciliani.

 

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