Gli studenti di Capizzi hanno manifestato venerdì 6 ottobre a Nicosia mettendo in luce la grave difficoltà legata al trasporto scolastico. La situazione economica precaria che sta attanagliando Capizzi ha reso inevitabile l’introduzione di una tariffa per il trasporto degli studenti, con un costo giornaliero di 5 euro e dieci centesimi per ciascun alunno. Un onere finanziario che, soprattutto per le famiglie con più di un figlio iscritto alle scuole superiori, rischia di mettere a dura prova le finanze familiari.
Gli studenti, consapevoli dell’importanza dell’istruzione per il proprio futuro, hanno fatto sentire la loro voce chiedendo un tesserino di trasporto finanziato dal comune. Questa richiesta mira a garantire l’accesso all’istruzione superiore a tutti, in linea con il principio fondamentale del diritto all’educazione. La situazione attuale mette seriamente in pericolo questo diritto, poiché le spese aggiuntive per il trasporto potrebbero ostacolare l’accesso dei giovani di Capizzi all’istruzione superiore.
La protesta, partita da Capizzi nei giorni precedenti, ha raccolto un’ampia solidarietà da parte dei compagni residenti a Nicosia e da studenti provenienti da comuni limitrofi. Il corteo degli studenti, che ha preso avvio da piazza Garibaldi, ha attraversato le strade principali del centro cittadino di Nicosia, tra cui via Fratelli Testa, via Roma e via IV Novembre, prima di concludersi presso Santa Maria di Gesù.
Questa manifestazione degli studenti di Capizzi a Nicosia sottolinea l’importanza di garantire un’istruzione accessibile e di qualità a tutti i giovani, indipendentemente dalle sfide finanziarie. La speranza è che le autorità comunali prestino ascolto alle richieste degli studenti e lavorino per rendere il trasporto scolastico un servizio accessibile a tutti, contribuendo così al futuro dei giovani capitini.
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