Promuovere la donazione degli organi è l’obiettivo dell’evento che si è tenuto nella mattina di giovedì 30 maggio presso l’ingresso dell’Ospedale Umberto I di Enna. Hanno partecipato al banchetto informativo e alla raccolta dei consensi alla donazione i volontari dell’AIDO, Associazione Donatori Organi e Tessuti, rappresentati dalla referente Orsola Marasà; la responsabile del Tribunale per i Diritti del Malato, Libera Carta; il Coordinatore Locale Trapianti e anestesista, dottoressa Angela Cancaro, con l’infermiere del Coordinamento Fedele Modica; il direttore della U.O. Anestesia e Rianimazione, dott. Ezio De Rose; le operatrici dell’URP che raccolgono le dichiarazioni di volontà per l’inserimento nel Sistema Informativo Trapianti del Ministero della Salute, e l’UOEPSA, l’Unità Operativa per la Promozione e l’Educazione alla Salute dell’ASP di Enna.
Distribuito il materiale informativo sulla donazione ai cittadini e ai giovani studenti tirocinanti, evidenziando che la scelta di donare può essere fatta presso i Comuni della Provincia al momento della richiesta o del rinnovo della carta d’identità, presso le postazioni dell’URP dell’Azienda Sanitaria e presso le sedi dell’AIDO.
“La disponibilità a diventare donatori nel nostro Paese è piuttosto bassa e il numero dei donatori non riesce a coprire il fabbisogno”, sottolinea la dottoressa Angela Cancaro.
Il trapianto di un organo è spesso l’unica soluzione per curare alcune gravi patologie che potrebbero portare al decesso del paziente. Si tratta di un intervento, che consiste nella sostituzione di un organo malato e quindi non più funzionante con uno sano dello stesso tipo proveniente da un altro individuo (donatore). Il numero delle persone in lista di attesa per un trapianto di organi è in aumento. Ogni anno in Italia migliaia di persone sono colpite da gravi malattie ad organi vitali in cui il trapianto d’organo costituisce l’unica cura disponibile. Il trapianto è una prestazione sanitaria che rientra nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e, proprio per questo, è completamente gratuito.
“Il complesso processo che trasforma un paziente deceduto per una lesione cerebrale acuta in un donatore di organi avviene nei reparti di Rianimazione”, dichiara Angela Cancaro.
“Il grande gesto di solidarietà da parte dei familiari del donatore o del donatore che ha espresso in vita il consenso alla donazione e la professionalità di chi in questo settore è impegnato da anni, rendono possibile un evento finalizzato a migliorare la vita di coloro che ripongono nel trapianto la loro unica speranza. L’ incremento delle attività di procurement di organi e tessuti rappresenta uno dei principali obiettivi del sistema sanitario nazionale. Per raggiungerlo è necessario promuovere e sostenere la donazione. Compito del Coordinamento Locale – sottolinea – è il procurement di organi e tessuti. Lo stesso è stato costituito, presso l’ASP di Enna, con la presenza del referente dr. Ilardo Massimo, anestesista dell’ospedale Umberto I di Enna e degli infermieri e Giusy D’Alcamo della Rianimazione di Enna; e della dott.ssa Calderone Vincenza, anestesista dell’ospedale di Nicosia e referente del coordinamento presso l’ospedale di Nicosia. La donazione di organi e tessuti è un atto volontario, consapevole, informato, cosciente, etico, solidale, anonimo e gratuito. Avviene in completa garanzia del rispetto della privacy e dell’anonimato sia del donatore che del ricevente. La Legge 578/93 stabilisce le norme per l’accertamento e la certificazione di morte e, per la corretta informazione, vale la pena differenziare: la morte per arresto cardiaco si intende avvenuta quando la respirazione e la circolazione sono cessate per un intervallo di tempo tale da comportare la perdita irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo e può essere accertata con le modalità definite con decreto emanato dal ministro della Sanità; la morte nei soggetti affetti da lesioni encefaliche e sottoposti a misure rianimatorie si intende avvenuta quando si verifica la cessazione irreversibile di tutte le funzioni dell’encefalo ed è accertata con le modalità clinico-strumentali definite con decreto emanato dal Ministro della Sanità. In caso di morte cerebrale può avvenire il prelievo di organi e tessuti ove vi sia una dichiarazione del soggetto deceduto o dei familiari aventi diritto. Nella nostra esperienza sono state effettuate donazioni di organi presso la rianimazione dell’Ospedale Umberto I di Enna grazie al gesto di grande solidarietà dei familiari e per scelte fatte in vita dai deceduti”.
“Il processo della donazione è complesso e necessita di efficace organizzazione e di servizi di supporto che dimostrano il buon funzionamento della struttura”, afferma il dr De Ezio Rose, primario della U.O. di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Umberto I di Enna.
“Per incrementare le donazioni finalizzate a salvare e a migliorare la vita di tanti pazienti, occorre sempre più potenziare la formazione e la sensibilizzazione degli operatori sanitari, e la capillare opera d’informazione rivolta ai cittadini. È su questo fronte che si deve lavorare per favorire la cultura della donazione, diffondendo le corrette informazioni utili a scardinare le paure ed i falsi miti, spesso alla base delle opposizioni alla donazione di organi e favorire delle scelte consapevoli”.
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