Seconda serata per il cartellone della sezione Teatro del Premio città di Leonforte che ha il patrocinio del Comune di Leonforte guidato dal sindaco Piero Livolsi e con il sostegno dell’assessore alla cultura Sabrina La Ferrara e la direzione artistica di Sandro Rossino.
Ad andare in scena alle 20,30 in Piazzale Immacolata, in attesa di conoscere il verdetto della giuria tecnica e di quella popolare il prossimo 31 Agosto durante la cerimonia di premiazione che si terrà alla stessa ora e nella stessa location, Giulia Trippetta impegnata nel monologo “ La moglie perfetta”, mentre domani sera Davide Grillo chiuderà la sfida con il suo monologo “ Come se niente fosse”.
Per assistere agli spettacoli ed alla cerimonia di premiazione, si ricorda, è necessario prenotare al numero 3791949918.
Una lavagna in scena per “La moglie perfetta”, una sedia di scuola, una donna vestita anni ’50. Giulia Trippetta racconta la storia di una ragazza giovane e piena di sogni, in un mondo vecchio quanto un cartellone pubblicitario ormai sbiadito, diventa poi la docente di un singolare corso di comportamento e buone maniere: il suo è un seminario intensivo (solo per donne) di preparazione al matrimonio dal titolo “Si può far”. Il corso è volto all’istruzione delle giovani aspiranti sposine affinché comprendano e imparino le regole base per poter diventare delle mogli perfette, totalmente al servizio del proprio uomo. Chi è questa donna? Qual è la sua storia? Cosa si nasconde dietro la maschera di donna perfetta? Crede davvero alle regole che impartisce con tanta dedizione, o è semplicemente vittima di un sistema che la accetta solo perché sottomessa a stereotipi e chili di mascara? E può questa donna, uscita da un’epoca che sembra non appartenerci più, parlare alle donne di tutti i tempi?
L’idea, come racconta Giulia Trippetta nasce da domande che si è posta continuamente compiuti 34 anni e da cui parte la sua ricerca. “La mia generazione è piena di giovani donne in gamba, che hanno studiato, raggiunto posizioni lavorative di prestigio ma che non si sentono mai totalmente libere di poter davvero essere quello che sono perché le scelte da loro fatte e i traguardi raggiunti implicano inevitabilmente altre grandi rinunce. La chiave, il centro di quello di cui dovremmo parlare è la paura, l’istinto, l’incertezza. Ci sono delle responsabilità connaturate alla donna che sono reali, tangibili. Una donna deve scegliere chi essere e cosa diventare. Abbiamo raggiunto il più grande dei traguardi: l’inferno della messa in discussione, dell’incertezza, della paura, pur di non finire intrappolate in un cartellone bidimensionale a tinte pastello. E così, da una delle mie ricerche, sbuca fuori questo fantastico decalogo, distribuito in Spagna tra il 1937 e il 1957 dalla Sezione femminile Franchista; un opuscoletto di poche pagine che con semplici regole e simpatici fumetti spiega come una donna dovrebbe comportarsi per essere la moglie perfetta: La guida della buona sposa- 11 regole per far felice tuo marito. Sii la moglie che ha sempre sognato”.
Bio breve:
Giulia Trippetta classe 1989, studia presso la scuola “La scaletta” di Gianni Diotajuti e nel 2012 viene ammessa. all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico diplomandosi nel 2015 a pieni voti. Vincitrice di numerosi premi come l’ “ Hystrio” alla Vocazione, l’ “ Imaie” come migliore attrice, ha lavorato tra gli altri con Pierpaolo Sepe , Arturo Cirillo, Roberto Rustioni. Nel 2020 è stata in scena alla Corte Ospitale con lo spettacolo finalista di Forever Young “Canaglie” di Giulia Bartolini. Nel 2021 viene diretta da Giorgio Barberio Corsetti ne “La metamorfosi” di Franz Kafka e in “Metamorfosi Cabaret”; dal 2022 torna in scena con Arturo Cirillo nel suo “Cyrano de Bergertac”.
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