Il cartellone teatrale del “Premio città di Leonforte”, quest’anno alla sua XLI edizione, punta non soltanto alla sfida tra compagnie fulcro dell’evento che si concluderà con la premiazione dei vincitori al Piano dell’Immacolata il 31 agosto alle 21, ma anche alla promozione di stili e linguaggi differenti trovando chiavi comunicative per un approccio diretto con il pubblico.
Con queste premesse Sandro Rossino direttore artistico della sezione teatro del premio che ha il patrocinio del comune di Leonforte, guidato dal sindaco Piero Livolsi ed il sostegno operativo dell’assessore alla cultura Sabrina La Ferrara, introduce a quello che sarà la lezione- spettacolo del 27 agosto alle 19 al Giardino delle Ninfe di Natasha Czertok che con una buona dose di autoironia, ci porterà nelle dinamiche legate a quella che siamo soliti definire “normalità” e agli stereotipi in cui ci riconosciamo/ che rifiutiamo/ in cui ci sentiamo costretti.
“Kashimashi – dietro la scena” ripercorre la ricerca dell’ autrice che ha scelto per questo spettacolo la modalità del “laboratorio aperto” invitando persone molto diverse tra loro per età, orientamento sessuale, appartenenza etnica e sociale a donare i propri contributi ad arricchire il caleidoscopio di personaggi che popolano la messa in scena.
La masterclass è anche l’occasione per approfondire la ricerca artistica e il linguaggio adottato da Czertok per questo spettacolo a cavallo tra teatro, danza, ricerca sonora.
Il Teatro Nucleo partner di questa edizione della Sezione Teatro del Premio città di Leonforte e che ha tra gli osservatori che assisteranno agli spettacoli proprio Natasha Czertok, è una cooperativa teatrale fondata nel 1974 a Buenos Aires da Cora Herrendorf e Horacio Czertok. A Ferrara dal ‘78 gestisce il Teatro Julio Cortazar. Un teatro indipendente, un laboratorio permanente, che da 50 anni si occupa di ricerca sull’arte dell’attore, formazione di attori e registi, teatro comunitario, promozione del teatro di strada come arte autonoma, progetti di teatro nel sociale, teatro in carcere, formazione professionale per operatori socio-sanitari, pedagogia teatrale, conferenze, stage, workshop. La compagnia vanta la partecipazione a più di 150 festival in 4 continenti, con una predilezione per il teatro in spazi aperti, riabitando strade, piazze, borghi e riportando gli abitanti, il pubblico e anche i passanti a riappropriarsi degli spazi di socialità.
Nel 2024 in occasione del suo cinquantesimo compleanno Teatro Nucleo ha portato il teatro, il circo e la danza nelle piazze di Ferrara, organizzando il Rabicano Festival Internazionale di Teatro per gli Spazi Aperti. Teatro Nucleo vede il teatro come strumento di evoluzione sia per lo spettatore che per l’attore, focalizza la sua attenzione sulla relazione che si crea tra questi. Non ha un pubblico preferenziale, identifica nell’essere umano un possibile interlocutore. Da un imperativo di giustizia elementare e dall’idea che proprio in costoro si possa trovare nuova linfa e nuovo senso all’arte, Teatro Nucleo è spinto a rivolgere grande attenzione a tutti gli esclusi dalla fruizione e dalla produzione artistica. Teatro Nucleo è un ente di produzione, formazione, ricerca teatrale, riconosciuto dal Fondo Nazionale per lo Spettacolo dal Vivo del MiC, dalla Regione Emilia Romagna e dal Comune di Ferrara.
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