Premio Città di Leonforte, il 22 agosto in scena fuori concorso “Clown”

Clown Giovanni Velardi 1
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Una proposta tra teatro e danza fuori dai soliti schemi e per questo decisamente da non perdere quella offerta al pubblico per il debutto del cartellone della sezione teatro del “Premio città di Leonforte”  fissato per il 22 agosto alle 21 al convento dei Cappuccini con “ Clown” fuori  concorso della compagnia Giovanna Velardi.

Clown Giovanni Velardi 2Protagonista dello spettacolo che fa da apripista alla sfida tra compagnie teatrali che ha il patrocinio del comune di Leonforte guidato dal sindaco Piero Livolsi, con il sostegno operativo dell’assessore alla cultura Sabrina La Ferrara e la direzione artistica di Sandro Rossino ed andrà, invece, in scena al Piano dell’ Immacolata dal 26 al 30 agosto con cerimonia di premiazione il 31 Agosto, è un fantoccio ribelle e insolente che attraverso i suoi gesti nervosi e i suoi movimenti scattosi denuncia una determinata insofferenza ai fili, accompagnandoci in un’esplosione di sentimenti e sensazioni contrastanti: una mescolanza di gioia, tristezza, malinconia ed euforia.

Lo spettacolo, cui è possibile partecipare prenotando il proprio posto al 379 194 9918, nasce su ideazione e coreografia di Giovanna Velardi con Giuseppe Muscarello e Giovanna Velardi che portano  in scena il “Clown”  e le sue caratteristiche in contrasto tra la carica di tristezza, gioia, malinconia, divertissement. Far emergere un Clown danzante è il tentativo di esprimere tale mescolanza.

Lo spettacolo:

La scenografia è quasi assente, una sedia al centro della scena e una marionetta. E’ questa l’immagine che accoglie lo spettatore, una volta accese le luci. Un fantoccio ribelle e insolente che attraverso i suoi gesti nervosi e i movimenti scattosi denuncia una determinata insofferenza ai fili. E’ una marionetta cosciente, consapevole di se, pervasa da un’incredibile vitalità, incapace di stare ingabbiata, rinchiusa in un mondo di regole che la vogliono far muovere solo a comando, senza seguire il suo istinto e senza la sua vitale autonomia. È una marionetta sfrontata e grottesca che all’improvviso, indossato un tutù e un naso rosso, si libera dalle costrizioni e si trasforma in un clown danzante.

Da questo momento in poi assistiamo ad una esplosione di sentimenti e sensazioni contrastanti: una mescolanza di gioia, tristezza, malinconia ed euforia. La marionetta prende vita, si inceppa, si riavvia, percorre titubante la platea meditando sul da farsi, è inseguita da un palloncino, rosso come il suo naso. In cima alla platea un clown la guarda scettico, la insegue e la corteggia. E cerca la complicità del pubblico per smuoverla e portarla a sé. La dinamica tra i due si colora di poesia e tenerezza e non tralascia le dinamiche di una qualsiasi coppia tra litigi e inseguimenti anche in mezzo al pubblico che divertito entra nel gioco come in un circo che stavolta è squisitamente danzante.


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