Successo e applausi per la serata di gala della seconda edizione del Premio Calogero Gliozzo condotta da Irene Varveri Nicoletti – anche direttore artistico della manifestazione insieme a Benny Ilardo – dedicata alla tematica del viaggio ovvero: viaggiare è come sognare.
Un pubblico attento ha seguito in religioso silenzio “Discorso all’umanità” da “Il grande dittatore” di Chaplin interpretato dall’attore catanese Nicola Costa. “Mi dispiace. Ma io non voglio fare l’imperatore. No, non è il mio mestiere. Non voglio governare, né conquistare nessuno; vorrei aiutare tutti se è possibile: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi” l’incipit del monologo, che è soprattutto il sogno di un mondo migliore e un inno in difesa della libertà che ripone fiducia nell’etica, nella moralità che risiede nel cuore delle persone comuni ed emblema dell’essenza più profonda dell’uomo. Una scelta studiata e voluta che riesce a coniugare la tematica della manifestazione con il ricordo del poeta Calogero, protagonista di una catena di solidarietà senza pari.
Ancora esibizione magistrale di teatro canzone dell’artista Mario Incudine, accompagnato dal maestro Antonio Vasta la cui interpretazione di “Lamentu pi la morti di Turiddu Carnivali” di Ignazio Buttitta – momento conclusivo dello spettacolo- viene accolta con un’ovazione. Dedicata al bracciante e sindacalista ucciso dalla mafia a colpi di lupara nel 1955, mentre si recava a lavorare in una cava di pietra, la poesia è un coraggioso sdegno contro i soprusi e il sogno di un mondo libero dalla mafia. Incudine, con tono accorato, raggiunge la massima suggestione nei versi dell’analogia tra la vittima e Cristo, entrambi innocenti e vittime sacrificali per l’opera di redenzione a favore degli uomini e in quelli della madre addolorata – simbolo di ogni madre che ha subito una perdita – che scioglie il dolore in domande, rivolte al figlio, che non avranno risposta.
Vittorie oltre lo stretto – segno di eco nazionale – per i vincitori delle due sezioni letterarie che vengono premiati con un trofeo appositamente realizzato da Bennyilardogioielli®️ riproducente, come il logo, la sagoma del poeta Calogero Gliozzo.
La giuria, presieduta dal prof. Pietro Colletta – professore associato di letteratura latina medioevale e umanistica, Università Kore di Enna e presidente della società dante Alighieri, comitato di Enna – e composta inoltre da: prof.ssa Daniela Patti – professoressa associata di archeologia cristiana e medioevale, Università Kore di Enna – dal prof. Luca Fantino – docente a contratto di letteratura francese, Università Kore di Enna – e dagli assessori dr.ssa Maria Grazia Altavilla e la dr.ssa Elena Rinaldi che hanno presenziato senza diritto di voto, si è così espressa:
Vincitore sezione A poesia: “Da mare a mare” di Fabio Carbone, nato a Lauro (AV) il 31/08/1953 e residente a Sabaudia (LT) con la seguente motivazione:
L’autore è riuscito nel non facile intento di rivitalizzare, con versi misurati e dal tono sommesso, una delle metafore più antiche e produttive della storia della letteratura: quella della vita come viaggio. Immagini classiche (la barca che naviga in un mare sconosciuto, le onde spumose, la valigia di cartone) ed espliciti riecheggiamenti mitici e letterari (l’isola che non c’è, il viaggio di Ulisse, la maga Circe) acquistano in questi versi accenti intimi e personali di rassegnata accettazione del trascorrere del tempo e di struggente nostalgia della giovinezza perduta.
Vincitrice sezione B racconti brevi: “Fase rem” di Anna Arces, nata a Grottaglie (TA) il 25/05/1972 e residente a Ferrara con la seguente motivazione:
Il viaggio come sogno e come fuga da sé stessi e da una vita dolorosa, ma anche come principio di cambiamento e di riscatto. Il racconto affronta un tema drammatico e di grande attualità, quale quello della violenza sulle donne, con sensibilità e originalità, in una costruzione narrativa ad anello in cui la progressiva presa di coscienza della protagonista corrisponde alla parallela comprensione da parte del lettore, fino all’atto conclusivo, in cui l’abbandono della realtà onirica rappresenta una scelta coraggiosa e un’apertura alla speranza e segna la ritrovata volontà di lottare per riappropriarsi della propria vita.
Per la sezione dedicata ai ragazzi, la giuria, unanimemente concorde, ha demandato la decisione all’amministrazione comunale che assegna un trofeo e una pergamena della cartiera “Crisa la carta a mano” extra concorso non a un singolo concorrente ma a un’intera classe, la VB dell’istituto comprensivo Neglia Savarese di Enna, che così recita:
Il comune di Nissoria rende omaggio alla classe VB scuola primaria a.s 2023/2024 dell’ Istituto Comprensivo Neglia – Savarese di Enna per la pubblicazione di “Un’avventura durata 5 anni: Chi trova un amico trova un tesoro”, eccellente testimonianza di scrittura creativa di scuola pubblica inclusiva e aperta.
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