Nella nottata del 15 febbraio alcuni colpi di arma da fuoco sono stati sparati contro i locali della casa canonica di via San Giuseppe a Pietraperzia, che ospitano da quattro giorni una ventina di migranti. Non ci sono feriti ma i proiettili hanno mandato in frantumi una finestra. C’è stata tanta paura tra i migranti e gli operatori. La gestione del centro è svolta dall’associazione “Don Bosco 2000” di Piazza Armerina.
“Questa notte hanno sparato nella nostra sede di Pietraperzia dove sono accolti 20 migranti all’interno di una casa canonica messa a disposizione dal Vescovo. I colpi di arma da fuoco sono stati sparati dall’esterno ed hanno perforato la finestra ed una porta interna. Fortunatamente nessun ragazzo è stato colpito. Ma i migranti sono tramortiti e spaventati, così come i nostri operatori, impegnati da una settimana nell’accoglienza ed integrazione dei giovani migranti”, scrivono i lavoratori della stessa associazione su facebook. “Questo gesto violento ed intimidatorio – continuano gli operatori – ci lascia senza parole ed è probabilmente frutto del clima generato da chi usa il tema della migrazione come terreno di scontro politico. Eppure a Pietraperzia stiamo lavorando in accordo con molte associazioni e comunità locali, con le parrocchie e tanta gente comune con cui abbiamo creato un dialogo costruttivo. Nei giorni scorsi tantissimi pietrini sono venuti a dare solidarietà ed aiuto ai ragazzi in accoglienza, mettendosi a disposizione volontariamente per aiutarci nelle attività di integrazione. Noi continuiamo nella nostra opera di accoglienza sicuri che come sempre alla fine il bene avrà la meglio sul male”.
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