L’assemblea sindacale dei lavoratori del comparto della raccolta dei rifiuti del Cantiere di Pietraperzia del 14 luglio scorso, promossa da CGIL e FIT-CISL, è stato un momento di confronto tra le organizzazioni sindacali e i lavoratori, per discutere e fare il punto della situazione sui diversi problemi cui sono costretti a subire.
La violazione di diversi articoli del contratto nazionale del lavoro e il mancato riconoscimento di altri, ha generato una protesta dei lavoratori, che sono in stato di agitazione ormai dal mese di novembre del 2022, poiché la ditta a cui è affidato il servizio, non paga correttamente quanto dovuto nelle buste paga, oltre a pagare le retribuzioni sempre con notevole ritardo, creando non pochi disagi alle famiglie dei lavoratori.
Il mancato pagamento di indennità previste nel contratto di lavoro; il mancato pagamento degli straordinari; la mancata dotazione di idonei servizi igienici e locali di spogliatoio; l’inadeguato parco mezzi non del tutto efficienti e sembra non rispondenti ai requisiti previsti nel bando di gara; la non corretta dotazione in termini di indumenti e dpi; il ritardo del pagamento degli stipendi, sono solo alcune delle criticità denunciate dai lavoratori a tutte le Istituzioni.
Sino ad ora, pur avendo ricevuto degli inviti a risolvere le questioni, la ditta non ha manifestato alcun interesse nel voler affrontare i diversi problemi, aperti anche in sedi istituzionali come quella della SRR di Enna. Così come si ritiene poco incisivo il ruolo del Comune di Pietraperzia, committente del servizio, che potrebbe e dovrebbe pretendere il rispetto, prima dei lavoratori e delle loro famiglie e poi quello di applicare regolarmente quanto previsto nel contratto di lavoro.
“Abbiamo già denunciato il tutto alle istituzioni e a breve chiederemo al prefetto di convocare possibilmente e urgentemente un tavolo tecnico, alfine di derimere ogni questione”. Dichiarano il segretario della Funzione Pubblica Cgil Alfredo Schilirò e Leonardo Croce della Funzione Pubblica Cisl.
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