Con l’accentramento sempre più pronunciato della popolazione nelle città, tanti piccoli borghi sono ormai quasi completamente abbandonati. Tra questi ci sono anche molti gioielli dell’entroterra siciliano, ed Enna non fa eccezione.
Per contrastare lo spopolamento dei borghi è stata creata l’iniziativa “Case a 1 euro”, volta ad attirare nuovi abitanti e ridare vita a questi piccoli centri.
Perché le case a 1 euro?
È risaputo che il patrimonio culturale dell’Italia è eccezionale, ma purtroppo tantissimi edifici di pregio sono oggi in stato di abbandono. Si è dunque pensato di attirare possibili acquirenti con prezzi del tutto simbolici, a patto che si occupino della ristrutturazione dell’immobile.
In casi normali, la compravendita di una casa deve essere preceduta da una valutazione immobiliare accurata seguita da un’agenzia specializzata come RockAgent. Ciò evita di sovrastimare il valore dell’edificio e avere grosse difficoltà nel venderlo, ma anche di farlo pagare troppo poco ed effettuare una transazione non conveniente.
Per quanto riguarda le case a 1 euro ci sono però ragioni che giustificano la scelta. Si tratta di immobili in aree normalmente poco appetibili per giovani e famiglie, lontane dalle possibilità di lavoro e intrattenimento delle città. L’obiettivo è riqualificare questi edifici in modo coerente con la tradizione e il territorio di cui fanno parte, senza stravolgere il paesaggio ma valorizzando al contrario le caratteristiche già presenti. Invece di puntare su cementificazione ed edifici moderni, si è scelto di preservare l’identità culturale e storica incoraggiando la ristrutturazione delle costruzioni preesistenti.
Chi è interessato all’acquisto dovrà fornire un progetto di ristrutturazione da completare entro tempi stabiliti dal Comune (di solito da uno a tre anni). Ha poi il dovere di sostenere tutti i costi notarili, oltre a stipulare una polizza assicurativa. Si avrà poi diritto ad agevolazioni di vario tipo, oltre al Superbonus 110% che sarà a disposizione fino a metà 2022.
Case a 1 euro in provincia di Enna
Al momento sono quattro i borghi in provincia di Enna che aderiscono all’iniziativa: Troina, Leonforte, Regalbuto e Piazza Armerina. I Comuni non solo mettono a disposizione gli immobili a 1 euro, ma incoraggiano i potenziali acquirenti con ulteriori investimenti sul territorio. Questi includono contributi per chi compra casa e si trasferisce, agevolazioni e migliorie degli edifici legati al commercio, e più in generale sostegno all’economia locale. L’obiettivo è ripopolare il centro storico, rafforzando il tessuto sociale e dando nuova linfa vitale a questi splendidi borghi. Si spera così anche di risvegliare l’interesse per queste aree come attrattive turistiche, in modo da creare ulteriori possibilità di impiego per nuovi e vecchi residenti.
Un’opportunità per cittadini stranieri e lavoratori in remoto
Tra le persone che hanno mostrato più entusiasmo per questa iniziativa, in particolare nel caso dei borghi siciliani, ci sono moltissimi cittadini stranieri che cercano una casa in cui trascorrere alcuni mesi all’anno. Il fascino dell’Italia è sempre stato forte all’estero, e per qualcuno con buone possibilità economiche questa è l’occasione per realizzare il sogno di vivere nel Bel Paese, godendosi la “dolce vita”. Questi borghi, un tempo quasi del tutto abbandonati, potrebbero quindi trasformarsi presto in un melting pot di lingue, culture e tradizioni diverse.
È anche da notare che, con la diffusione dello smart working e delle professioni digitali, non è più necessario vivere in città per poter svolgere la propria professione. Per i Comuni sarà quindi cruciale anche assicurare che le infrastrutture digitali siano solide e che le connessioni a internet siano veloci e accessibili ovunque.
La possibilità di riuscire a salvare piccoli borghi dall’immenso valore storico-culturale dall’abbandono è davvero positiva. Attraverso interventi mirati l’entroterra siciliano si sta forse avvicinando a una vera e propria rinascita.
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