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In questi giorni, a Piazza Armerina sono iniziati i festeggiamenti patronali, in onore del rinvenimento di una sacra icona di Maria SS. delle Vittorie, avvenuto in Piazza Vecchia il 3 maggio di 673 anni fa. L’icona bizantina di Maria SS. delle Vittorie è una tavola, ricoperta da un supporto di tela, sulla quale è dipinta la Madonna col Bambino fra le braccia.
<<L’anno scorso, a causa del lockdown necessario per la pandemia da covid-19, non è stato possibile vivere questo tempo di gioia, secondo quanto ci insegna la tradizione!>> – ci dice don Giovanni Tandurella, arciprete parroco della Basilica Cattedrale dedicata appunto a Maria SS. delle Vittorie, patrona della città e della diocesi tutta – <<Le chiese e le parrocchie erano chiuse e non era possibile celebrare se non senza la partecipazione del popolo di Dio. Quest’anno non è tra i migliori, ma almeno le chiese saranno aperte e, nel rispetto delle misure restrittive imposte dai decreti ministreriali, si potrà partecipare alle celebrazioni.>>
Per tradizione, i festeggiamenti ricorrono due volte l’anno in città: il 3 maggio, giorno del ritrovamento dell’icona, e in agosto, periodo del celebre Palio dei Normanni, quando si propone ai fedeli una quindicina e un’ottava di preghiere.
Le celebrazioni avvengono tra il Santuario di Piazza Vecchia e la Chiesa degli Angeli Custodi. E quest’anno le cerimonie hanno avuto inizio il 25 aprile, ultima domenica del mese, quando don Giovanni Tandurella ha sceso l’icona da solo, non essendo consentite processioni, sino alla Chiesa degli Angeli Custodi, affidandola alle suore che abitano nella Chiesa stessa ed ai “portatori“, fedeli devoti della Madonna. Dureranno sino al 3 di maggio. Sono in programma preghiere, messe e pellegrinaggi individuali sino in Piazza Vecchia.
La grande devozione nei confronti della Patrona della città è legata anche all’11 gennaio del 1963, giorno in cui si verificò un intenso terremoto, che rase al suolo oltre 45 centri abitati. In tale occasione, i piazzesi, spaventati, si affidarono a Maria SS. delle Vittorie.
<<È giorno di festa, quindi – continua don Giovanni Tandurella – e di tripudio, perchè la gente tutt’ora vive quella che è la materna protezione di Maria SS. delle Vittorie!>>
Giuseppe Lagati
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