Operazione dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale: restituite le colonne di marmo del Gagini alla Chiesa Madre di Pietraperzia

Cariatidi Gagini Pietraperzia
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Il 19 aprile 2024, un evento storico si svolgerà nella Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore di Pietraperzia. Alle 16:30, il comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Palermo, con l’autorizzazione necessaria, procederà alla restituzione formale di quattro colonne in marmo pregiato al parroco della chiesa. Queste colonne, adornate con bassorilievi del Gagini che rappresentano le quattro virtù cardinali (Carità, Scienza, Medicina e Giustizia), sono parte integrante del monumento funebre di Laura Barresi.

La cerimonia vedrà la partecipazione di autorità civili e militari, segnando un momento significativo per la comunità.

L’indagine che ha portato a questo momento è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania e condotta in collaborazione tra la Sezione Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Siracusa e la Compagnia Carabinieri di Piazza Armerina. Questa indagine fa parte dell’attività costante di controllo e monitoraggio dei beni culturali venduti su piattaforme e-commerce, in particolare attraverso il sito di una casa d’aste di Catania.

Gli approfondimenti investigativi hanno rivelato una corrispondenza esatta tra le colonne in vendita e le foto registrate nel database dei beni culturali illecitamente sottratti, un database unico a livello internazionale gestito dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Questa corrispondenza è stata successivamente confermata anche dai funzionari della Soprintendenza BB.CC.AA. di Catania.

Grazie al perfetto coordinamento dell’autorità giudiziaria di Catania e alla sinergia tra i Carabinieri per l’Arte, i Comandi Arma territoriali e gli Enti di tutela regionali, è stato possibile restituire alla comunità, e in particolare alla Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore di Pietraperzia, beni culturali di inestimabile valore artistico, storico e religioso, oltre 30 anni dopo il loro furto. Questo è un momento di grande significato per la comunità e un passo importante nella tutela del nostro patrimonio culturale.


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