Nella tarda mattinata del primo luglio, i Carabinieri del Comando Compagnia Carabinieri di Mistretta, hanno tratto in arresto in flagranza di reato, un 29enne di Tusa, con pregiudizi di polizia, poiché ritenuto responsabile dei delitti di atti persecutori in danno della ex convivente e resistenza a Pubblico Ufficiale.
Il 29 enne, non accettando la fine della relazione con la ex compagna, già da tempo ha assunto una serie di comportamenti ossessivi e minacciosi che hanno creato nella donna un perdurante e grave stato d’ansia costringendola a mutare le proprie abitudini di vita. In data 21 giugno, lo stesso era già stato tratto in arresto in flagranza del reato di atti persecutori e violazione di domicilio, dai Carabinieri di Mistretta, per essersi presentato per l’ennesima volta presso l’abitazione della ex compagna, ove, dopo aver ottenuto il rifiuto di questa di uscire dall’abitazione, aveva sfondato la porta di casa e cercato di trascinare fuori con la forza la ex compagna per costringerla a seguirlo. Dopo la convalida dell’arresto fu imposto al giovane, dal Gip del Tribunale di Patti, Eugenio Aliquò, la misura cautelare del divieto di avvicinamento e comunicazione con qualsiasi mezzo con la parte offesa.
In palese violazione di tale divieto il 29enne il primo luglio si è presentato nuovamente sotto casa della ex compagna molestandola. I Carabinieri, intervenuti sul posto, a seguito di richiesta telefonica da parte della vittima, hanno trovato il giovane fuori dall’appartamento e dopo averlo invitato a seguirli in caserma, hanno proceduto ad arrestarlo per resistenza a pubblico ufficiale e atti persecutori, poiché quest’ultimo ha opposto una strenua resistenza fisica ai militari operanti.
L’arrestato, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Patti, Giorgia Orlando, è stato associato presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, in attesa del rito direttissimo.
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