La notte del 28 luglio si è trasformata in un inferno di fiamme per Nicosia, con due incendi scoppiati quasi simultaneamente in zone cruciali della città. Il primo rogo ha colpito l’area del castello in via San Simone, mentre il secondo si è sviluppato alle pendici dell’ex carcere, mettendo a dura prova le squadre dei Vigili del Fuoco di Nicosia e Leonforte.
Le fiamme, particolarmente intense nella zona dell’ex carcere, hanno lambito pericolosamente le abitazioni, soprattutto quelle di via Umberto nei pressi della banca. Dopo ore di intenso lavoro, i pompieri sono riusciti a domare gli incendi, scongiurando il peggio.
Questi eventi seguono una serie di incendi che la settimana scorsa avevano già devastato diverse contrade e masserie di Nicosia. La natura dolosa degli incendi appare evidente, con focolai appiccati strategicamente in diversi punti, complicando notevolmente le operazioni di spegnimento.
L’emergenza si inserisce in un contesto già critico per la città, alle prese con una grave siccità. Gli incendi non solo minacciano il patrimonio storico e abitativo di Nicosia, ma aggravano ulteriormente una situazione ambientale già precaria.
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