Nicosia rivive gli anni ’50: Il secondo Gran Premio La Motta incanta la città – FOTO e VIDEO

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Nicosia ha vissuto un affascinante tuffo nel passato il 5 e 6 ottobre, riportando in vita l’atmosfera degli anni ’50 grazie alla seconda edizione del “Gran Premio La Motta”. L’evento, organizzato dall’Associazione Veicoli Storici di Nicosia presieduta da Gianluca Rizzo, in collaborazione con il rinomato collezionista e architetto Corrado Lopresto, ha attirato a Nicosia una ventina di prestigiose auto d’epoca per partecipare a un concorso dinamico di conservazione e restauro.

L’idea di ricreare il “Gran Premio La Motta” è nata dalla proposta di Lopresto, collezionista milanese di auto d’epoca, impressionato dalle capacità organizzative dell’associazione nicosiana,  che ha coraggiosamente accettato la sfida organizzativa, mentre Lopresto si è occupato di selezionare e invitare i partecipanti.

La sede dei Veicoli Storici in Piazza Marconi ha ospitato un’esposizione di cimeli appartenuti al Barone Stefano La Motta, figura eclettica del secolo scorso e appassionato pilota. Il barone, membro della famiglia nicosiana La Motta di Salinella, partecipò a numerose gare automobilistiche nel dopoguerra, incluso il tragico Giro di Sicilia del 1951, dove perse la vita.

Il concorso era aperto a vetture Monoposto, Turismo, Gran Turismo e Sport costruite tra il 1947 e il 1957, tutte con un documentato passato in competizioni sportive. Le auto, esposte in Piazza Garibaldi, hanno sfilato lungo un circuito cittadino chiuso al traffico, percorrendo dieci giri a velocità limitata per garantire sicurezza e offrire al pubblico la migliore visione possibile. Il percorso si è snodato da Piazza Garibaldi attraverso Via Fratelli Testa, salendo per Via Gianbattista Li Volsi fino a Piazza Valguarnera, per poi attraversare il Largo Peculio e tornare al punto di partenza attraverso via Bernardo Di Falco. Tra le vetture partecipanti anche la Lancia Aurelia del 1951, appartenuta al Barone Salomone, tornata momentaneamente a Nicosia per l’occasione.

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L’evento è stato ufficialmente presentato presso l’auditorium della scuola Dante Alighieri, ex teatro comunale. Il notaio Massimo Rizzo ha introdotto l’incontro, a cui hanno partecipato il presidente dell’Associazione Veicoli Storici, Gianluca Rizzo, e il collezionista Corrado Lo Presto, che ha condiviso aneddoti della propria vita nel mondo dei motori, accompagnati da proiezioni. Presenti in tale occasione le autorità tra cui il primo cittadino Luigi Bonelli, il questore della provincia di Enna Salvatore Fazzino, il capitano della compagnia dei carabinieri di Nicosia Fabrizio Bizzarro e il commissario capo della polizia di stato Giovanni Renda.  Ospite d’eccezione Andrea Zagato, CEO della celebre carrozzeria Zagato di Milano.

La rievocazione storica è stata aperta dalla banda musicale diretta dal maestro Giuseppe Tamburello, che ha intonato l’inno nazionale. Carabinieri in divisa d’epoca hanno reso il saluto “alla visiera”, mentre infermiere sventolavano fazzoletti al passaggio delle auto, ricreando fedelmente l’atmosfera del tempo.

La manifestazione di due giorni si è rivelata una vera e propria festa non solo per gli appassionati di motori, ma per l’intera comunità di Nicosia e i visitatori di tutte le età. Gli equipaggi provenienti da diverse parti del mondo sono rimasti colpiti dalla straordinaria partecipazione dell’intera città nell’allestimento dell’evento. Associazioni, compagnie teatrali e semplici cittadini, coordinati da Gianluca Rizzo, hanno trasformato il centro storico e le aree interessate dal percorso in un autentico scenario degli anni ’50, curando ogni minimo dettaglio.

L’attenzione ai particolari è stata impressionante: interi negozi sono stati trasformati per ricreare attività tipiche degli anni ’50. Nella Via Fratelli Testa, gli equipaggi hanno potuto ammirare un autentico stagnaro intento a riparare pentole, un ciabattino che offriva i suoi servizi e un barbiere al lavoro nel suo salone d’epoca. Un caffè letterario ricreava l’atmosfera del tempo, con signore eleganti impegnate in conversazioni telefoniche o sedute ai tavolini a sorseggiare caffè.

Lungo il percorso, i partecipanti hanno potuto osservare un’officina meccanica con tecnici in abiti d’epoca al lavoro su motori vintage, un fabbro intento a forgiare il metallo, e persino una cantastorie che narrava le gesta del barone La Motta. Un tamburino invitava la cittadinanza a partecipare al gran premio, mentre il Musichiere, un negozio di elettrodomestici,  esponeva televisori e radio autentici degli anni ’50. Nell’atelier “Le signore del cucito” si procedeva dal disegno al taglio di abiti alla moda del tempo.

Una stazione di taxi con figuranti in costume offriva l’opportunità perfetta per i fotografi partecipanti al concorso fotografico associato all’evento. Le immagini scattate durante la manifestazione saranno successivamente esposte e premiate presso la sede dell’Associazione dei Veicoli Storici.

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Il Grand Hotel, allestito nell’androne del Palazzo Cirino, presentava una hall d’epoca completa, con fattorini, portieri e clienti in costume. Al primo piano, lo studio dell’avvocato Salvatore Timpanaro ospitava una mostra fotografica dedicata al Gran Premio La Motta, curata dal pluripremiato fotografo nicosiano Eugenio Li Volsi.

Altre scenografie includevano un rifugio per pellegrini gestito da frati cappuccini, una balera con orchestrina e cantante che coinvolgeva i figuranti in balli d’epoca, e un’infermeria allestita in Piazza Garibaldi. Veicoli d’epoca, tra cui una Cinquecento della rivista Quattroruote e furgoni della RAI con telecamere vintage, completavano l’ambientazione.

Durante la partenza della corsa, una scolaresca festante ha sventolato bandierine italiane dalle balconate del Municipio. Più di 500 figuranti in costume hanno animato la manifestazione, offrendo ai fotografi l’opportunità di catturare scene autentiche senza contaminazioni moderne.

In Piazzetta Valguarnera, un gruppo di figuranti ha ricreato la celebrazione di un matrimonio e di una prima comunione, complete di fotografo d’epoca e fisarmonicista. Nelle grotte di Via Pisciarotta, un folto gruppo di popolani ha rappresentato scene di vita quotidiana dell’epoca, offrendo prodotti tipici agli equipaggi di passaggio.

Durante una cena di gala presso il Parco degli Ulivi, in presenza del presidente Gianluca Rizzo, del segretario Gianfranco Miritello e del collezionista Corrado Lopresto, con speciale supporto dell’elegante, carismatica e brillante Valentina D’Alessandro, sono stati premiati gli sponsor e tutti gli equipaggi partecipanti. Gli ospiti hanno potuto degustare un dolce preparato innanzi ai commensali dal pasticcere Tommaso Molara (di Valguarnera) campione del mondo di pasticceria e cioccolateria artistica nel 2016,  che ha partecipato alla manifestazione anche esponendo una propria autovettura ai piedi della torre campanaria.

La serata ha incluso un commovente ricordo dell’artista Salvo Manuli, autore della targa La Motta e di altre opere grafiche dedicate alle corse automobilistiche siciliane.

La Targa La Motta è stata assegnata alla 1100 S Ala D’oro del 1946 nella categoria Sport di Toscano, mentre il titolo di vincitore assoluto del secondo Gran Premio La Motta edizione 2024 è andato alla Lancia Aprilia Paganelli del 1948 di Rosario Menza.

Questo evento ha rappresentato non solo una celebrazione del patrimonio automobilistico, ma anche un’occasione unica per Nicosia di rivivere un’epoca passata, coinvolgendo l’intera comunità nella  straordinaria rievocazione storica.

Maria Teresa La Via

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