Il 27 settembre, la Chiesa di San Michele Arcangelo nel quartiere San Michele di Nicosia ha ospitato un evento culturale di grande rilevanza storica. Una tavola rotonda intitolata “La presenza Araba nel quartiere di S. Michele”, parte della rassegna “Scopri un Tesoro”, ha gettato nuova luce su un affascinante capitolo della storia della città.
L’iniziativa, frutto della collaborazione tra l’Unità Pastorale S. Maria Maggiore – S. Michele Arcangelo, l’Associazione Comitato per Santa Maria Maggiore, il Comune di Nicosia e l’Azienda Speciale Silvo Pastorale di Nicosia, ha esplorato in profondità l’influenza araba sulla storia e l’architettura del quartiere San Michele.
L’avvocato Filippo Giacobbe ha dato il via all’incontro, seguito dai saluti istituzionali dell’assessore comunale Maria Di Costa e di don Filadelfio Scandurra, parroco di San Michele. Giovanni D’Urso, appassionato di storia locale, ha poi condotto i presenti attraverso un viaggio nella Sicilia del periodo arabo, quando l’isola era suddivisa in tre distretti amministrativi e Nicosia faceva parte della Val Demone.
D’Urso ha ricordato che Nicosia, fondata dai bizantini tra il VII e l’VIII secolo, fu occupata dagli arabi Fatimidi nel IX secolo e successivamente liberata dai normanni del Conte Ruggero nell’XI secolo. Ha anche ipotizzato la presenza di una moschea all’interno della cinta del castello. Il quartiere di San Michele, sviluppatosi a sud-est del centro urbano, vide l’arrivo dei benedettini intorno al XII secolo.
La storica dell’arte Carla Li Volsi ha arricchito il quadro storico, concentrandosi sulla presenza araba nel quartiere di San Michele. Ha smentito che la chiesa, rifondata dopo la conquista normanna, potrebbe aver ospitato al suo interno una moschea, mostrando un documento del 1132 conservato presso l’archivio capitolare di Patti, che dimostra la presenza araba nel quartiere di San Michele, la cui chiesa ha svolto in età normanna un ruolo chiave nell’evangelizzazione dei cittadini di fede mussulmana che lo popolavano.
In collegamento esterno, il prof. Giuseppe Labisi, ricercatore presso le università di Konstanz e Orléans, ha condiviso recenti scoperte archeologiche sul Monte Altesina, rivelando insediamenti risalenti al periodo arabo.
A completare l’evento, una mostra fotografica allestita all’interno della chiesa ha offerto ai visitatori uno sguardo tangibile sul passato arabo del quartiere San Michele, attraverso gli scatti dei fotografi amatoriali Salvatore Giangrasso e Roberto Fiscella.
Questo evento ha non solo gettato nuova luce su un periodo storico poco conosciuto di Nicosia, ma ha anche stimolato un rinnovato interesse per l’eredità multiculturale della città, invitando i cittadini a riscoprire e apprezzare le diverse influenze che hanno plasmato la loro comunità nel corso dei secoli.
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