Nel pomeriggio del 13 gennaio, presso l’androne del Comune di Nicosia, è stato presentato il libro “Il coraggio e l’ardire” di Giovanni Macrì, vincitore del concorso artistico letterario “Duecento Nicosia Diocesi”.
L’evento è stato realizzato in sinergia con il Rotaract di Nicosia, realtà giovanile molto viva e che sta operando bene in città.
Dopo un primo incontro la mattina con gli studenti del liceo “Fratelli Testa” (evento in cui si è parlato anche di sicurezza stradale grazie ad una relazione tenuta da Salvatore Ferro), il pomeriggio, con la presentazione del testo, il pubblico numeroso ha potuto assistere a quest’ultimo evento che chiude le attività del concorso artistico letterario.
A prendere la parola è stato Alain Calò, segretario e tra i fondatori del concorso, il quale ha ripercorso le tappe fondamentali che hanno condotto alla realizzazione di un premio letterario e di 15 giorni di eventi culturali, esperienza che vorrebbe ripetere in collaborazione con le associazioni che hanno aderito alla prima edizione e con quelle che vorranno aderire a questa futura.
Subito dopo è seguito l’intervento di Giovanni Carlisi, presidente del Rotaract club di Nicosia, il quale ha illustrato ai presenti cosa sia e come opera il Rotaract, presentando in anteprima le targhe di benvenuto che il club ha fatto realizzare per apporle all’interno degli ingressi del paese.
Luigi D’Alfonso Cottone ha poi introdotto ai presenti l’opera di Macrì leggendo alcuni importanti passi sia del testo presentato, ma anche del testo “Dopo il buio della notte c’è sempre una nuova… alba”, testo testimonianza della tenacia di Roberta Macrì, la figlia dell’autore che, dopo un incidente d’auto, pur avendo perso l’uso delle gambe, non ha demorso e ha portato avanti un messaggio importante per tutti quale la bellezza della vita e la voglia di risollevarsi nonostante gli ostacoli dell’esistenza.
Sono seguiti gli interventi sia di Giovanni che di Roberta Macrì. Ambedue hanno raccontato e testimoniato di questi eventi, dando a Nicosia ampi spunti di riflessione e di commozione. Il Rotaract club di Nicosia, visto l’alto esempio offerto da Roberta Macrì, ha deciso di conferirle una targa e di nominarla socia amica.
A fine serata tutti i presenti sono stati invitati a destreggiarsi, a bordo di una sedia a rotelle, con degli ostacoli che potrebbero sembrare “stupidaggini” (una rampa o uno scalino) ma che per chi, purtroppo, non può camminare autonomamente, diventano qualcosa di quasi insormontabile (con l’implicito invito, quindi, di provare a fare di Nicosia una città senza barriere architettoniche).
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