Nicosia, presentati da tre consiglieri di opposizione quattro emendamenti al bilancio di previsione. Servizi sociali, viabilità e lavoratori comunali i temi trattati

Mela Castrogiovanni Francesco La Giglia Filippo Giacobbe
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In queste settimane è in fase di studio e approvazione, da parte dei consiglieri comunali, il bilancio di previsione per il triennio 2023-2024-2025, insieme agli atti propedeutici che accompagnano il documento contabile.

Il bilancio previsionale e tutti gli atti che lo accompagnano sono stati approvati in giunta ed ora devono essere analizzati ed eventualmente emendati così come prevede la legge.

Tre consiglieri comunali di Nicosia, Francesco La Giglia, Carmela Castrogiovanni e Filippo Giacobbe il 13 luglio hanno presentato quattro emendamenti.

Il primo emendamento prevede l’integrazione oraria al personale comunale entro il limite massimo delle 36 ore. Previsto per questo capitolo di spesa 10.000 euro per il 2023, 52.828,09 euro per il 2024 e 52.828,09 per il 2025. Questi fondi vengono prelevati dal capitolo di spesa relativo agli organi istituzionali, tra i quali rientrano, ad esempio, le indennità della giunta comunale, che nel mese di febbraio hanno ricevuto un aumento.

Il secondo emendamento da 30.000 euro per ciascun anno 2023-2024-2025, trasferisce fondi dal capitolo di spesa di segreteria generale in favore del sostegno economico alle famiglie con presenza di soggetti autistici.

Il terzo emendamento da 25.000 euro trasferisce fondi per 20.000 euro dal capitolo previsto per le politiche alimentari e la pesca e 5.000 euro dalla gestione dei beni demaniali, in favore dell’incarico professionale per la progettazione della rotonda in contrada San Giacomo.

Il quarto emendamento da 10.000 euro riguarda la manutenzione della via Pietro Nenni, questi fondi vengono trasferiti dal capitolo di spesa di gestione dei beni demaniali.

francesco la giglia
Consigliere Francesco La Giglia

Quest’anno lavorare sugli emendamenti al bilancio è stato molto difficile da parte di noi consiglieri comunali. Afferma in una nota il consigliere Francesco La Giglia, autore degli emendamenti – Sono stato il primo a presentare quattro emendamenti, unitamente a Filippo Giacobbe e a Mela Castrogiovanni. Non ci è stato fornito il piano economico gestionale (Peg) ed intervenire sui macro aggregati è molto difficile poiché le spese del bilancio non sono specificate e si rischia di andare a intaccarne alcune.

I quattro emendamenti – prosegue nella sua disamina La Giglia – riguardano un mio vecchio progetto per realizzare una rotonda in contrada San Giacomo e un altro per sistemare la via Pietro Nenni, una manutenzione da anni promessa dall’amministrazione comunale e mai mantenuta. Un altro emendamento prevede il finanziamento e l’apertura di nuovo capitolo per un contributo una tantum alle famiglie con la presenza di soggetti affetti da autismo. Categoria che l’amministrazione non ha mai tenuto in considerazione. Un altro emendamento invece riguarda un rimpinguamento del capitolo delle spese per i dipendenti comunali contrattisti. In questo caso è nata una polemica con l’amministrazione comunale che ha riferito a questi lavoratori che la nostra proposta di abbassare l’aliquota Imu avrebbe inciso negativamente sull’aumento delle ore integrative di lavoro. Affermazione falsa, anche perché i due provvedimenti non andavano in contrasto tra di loro.

Oltre questi quattro emendamenti avevamo intenzione di presentarne altri, come ad esempio quello che riguardava l’aumento del capitolo di spesa sull’estate nicosiana, ma purtroppo non avendo il peg non possiamo intervenire poiché rischiamo di mettere a repentaglio alcune iniziative che l’ente sta realizzando. Non appena verrà approvato il bilancio e il peg interverremo in altro modo per dare una risposta ai cittadini, soprattutto per quanto riguarda l’organizzazione delle manifestazioni estive.

Infine, conclude il consigliere La Giglia “In merito alla proposta di riduzione dell’aliquota Imu che ancora non abbiamo formalizzato, abbiamo semplicemente chiesto alla segretaria comunale e all’ufficio tributi di formulare una proposta di abbassamento per dare un segnale ai cittadini nicosiani che per otto anni sono stati vessati con un aumento delle tasse da questa amministrazione. Vorremmo un abbassamento dal 9,10 per mille al 8,60 per mille per una riduzione in entrata di circa 110.000 120.000 euro. Dopo questa nostra richiesta sono iniziate alcune azioni che non condividiamo, in pratica alcuni dirigenti comunali hanno affermato che se noi tagliamo queste entrate si dovranno tagliare anche alcuni servizi fondamentali per i cittadini. Questa è una falsità poiché se noi abbassiamo l’aliquota Imu è l’ufficio che dovrà rivedere il bilancio, tagliare e ripresentarlo alla giunta, che poi dovrà riapprovarlo e rinviarlo nuovamente in consiglio comunale. Noi non cediamo a questi atteggiamenti ostruzionistici che non ci piacciono. Dobbiamo dare un segnale ai nicosiani poiché dopo che l’amministrazione comunale si è aumentata spudoratamente l’indennità, riteniamo che sarebbe il caso di dare un piccolo segnale ai cittadini con una piccola riduzione di spesa sull’Imu”.


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