Il 9 marzo è stato protocollata da otto consiglieri comunali: Sigismundo Li Volsi, Lidia Messina Domenico Scavuzzo, Luciana Spedale, Carmela Castrogiovanni, Filippo Giacobbe, Francesco La Giglia e Antonio Pagliazzo, una mozione – atto d’indirizzo per la revoca delle deleghe all’assessore alla Pubblica istruzione, Gianfranco Castrogiovanni.
Praticamente si tratta di una sfiducia che se pur non contemplata nell’ordinamento degli enti locali rappresenta senz’altro un atto politico forte da parte della minoranza del consiglio comunale che dal 22 febbraio è divenuta maggioranza.
In un corposo documento, gli otto consiglieri riassumono la loro richiesta ricordando che, l’Assessorato regionale all’Istruzione con il decreto del 20 gennaio 2023 ha stabilito il piano di dimensionamento della rete scolastica della Regione Siciliana per l’anno scolastico 2023/2024. Nel decreto sono direttamente coinvolti i due Istituti Superiori di Nicosia, ossia: l’Istituto superiore “Fratelli Testa” e l’Istituto d’istruzione superiore “Alessandro Volta”, quest’ultimo interessato al dimensionamento, confluirà nell’Istituto superiore “Fratelli Testa”.
I consiglieri firmatari della mozione accusano l’assessore Castrogiovanni di essere stato assente alla conferenza indetta per il 3 ottobre 2022 dal commissario del Libero Consorzio Comunale di Enna, Girolamo Di Fazio, per eleggere i rappresentati dei sette Comuni che avrebbero successivamente dovuto partecipare alla “Conferenza provinciale di organizzazione della rete scolastica”. I rappresentati dei Comuni scelti sono risultati i sindaci di Agira, Assoro, Catenanuova, Centuripe, Leonforte, Pietraperzia e Regalbuto.
Lo stesso assessore aveva affermato in precedenza, con una motivazione che i consiglieri ritengono assurda, che essendo la conferenza provinciale sulla rete scolastica a numero chiuso, l’amministrazione aveva consentito la partecipazione del Comune di Agira. I consiglieri di minoranza rimproverano all’assessore che nella “Conferenza Provinciale di organizzazione della rete scolastica”, tenutasi l’1 dicembre 2022, pertanto, nessuno ha difeso gli interessi legittimi delle scuole di Nicosia ed è stata approvata la proposta di accorpamento dell’Istituto “Alessandro Volta”.
Alle loro accusa i consiglieri aggiungono che lo stesso assessore non si è documentato sui fatti relativi alla vicenda dell’accorpamento dell’Istituto “Alessandro Volta”, in quanto ha affermato di avere avuto informazioni su un inevitabile accorpamento. Ma secondo i firmatari della mozione l’assessore, non era a conoscenza che l’Istituto “Alessandro Volta” per l’anno 2023/24 non è accorpabile e può mantenere la sua autonomia in base alla legge 197/2022 articolo 1. comma 557, la quale per il prossimo anno scolastico e per i comuni montani riconferma i parametri e il numero minimo di 300 alunni previsti dalla legge 178/2020, articolo 1, comma 978. Infatti, l’Istituto “Alessandro Volta”, alla luce dei dati forniti dalla scuola all’Assessore alla Pubblica istruzione, con la nota allegata dallo stesso all’intervista pubblicata giorno 4 marzo alla data del 1 dicembre 2022, risulta avere un numero di alunni superiore a 300 alla data di approvazione dei pareri di accorpamento espressi sia dalla sopracitata conferenza provinciale sulla rete scolastica che si è tenuta l’1 dicembre 2022, sia dalla successiva conferenza regionale. Questi pareri, pertanto, inficiano il decreto 7/2023 dell’Assessorato regionale dell’Istruzione e della Formazione, pubblicato il 23 gennaio 2023, che sancisce l’accorpamento dell’Istituto “Alessandro Volta”, pur essendo stato emanato anch’esso in una data in cui l’istituto risulta avere più di 300 alunni. Infatti, su proposta del gruppo consiliare di minoranza, all’unanimità si è deliberato di ricorrere al TAR per impugnarne il provvedimento dell’Assessorato regionale.
Sostanzialmente nella loro mozione-atto d’indirizzo i consiglieri comunali firmatari chiedono al sindaco, la revoca delle deleghe all’Assessore alla Pubblica Istruzione, Gianfranco Castrogiovanni, per la sua negligenza e per le sue inadempienze politiche e amministrative, commesse sulla vicenda dell’accorpamento dell’Istituto “Alessandro Volta” con il Liceo “Fratelli Testa; negligenze ed inadempienze scaturite anche in seno ai consigli comunali del 25 gennaio e dell’8 febbraio scorsi.
Inoltre, aggiungo i consiglieri di minoranza, l’assessore Castrogiovanni, ha dimostrando di avere scarse capacità amministrative, disertando la conferenza provinciale sulla rete scolastica ennese indetta dall’Ufficio Scolastico per il 01/12/2022, riunione alla quale, era suo preciso dovere partecipare per difendere tutte le scuole di Nicosia ed in particolare l’Istituto “Alessandro Volta”, a maggior ragione, se come ha sostenuto lo stesso assessore durante la seduta del consiglio comunale del 25 gennaio 2023, era a conoscenza del rischio di un suo possibile accorpamento.
Per i consiglieri Sigismundo Li Volsi, Lidia Messina Domenico Scavuzzo, Luciana Spedale, Carmela Castrogiovanni, Filippo Giacobbe, Francesco La Giglia e Antonio Pagliazzo, il totale disinteresse dell’amministrazione è una colpa grave, perché ha privato l’istituzione scolastica nicosiana di una difesa che poteva essere bene argomentata e che, alla luce dei dati forniti dalla scuola all’assessore alla Pubblica istruzione con la nota allegata dallo stesso all’intervista pubblicata giorno 4 marzo, avrebbe permesso sicuramente il mantenimento dell’autonomia all’Istituto “Alessandro Volta”, in base alla norma vigente.
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