Il Tribunale di Enna ha emesso un provvedimento d’urgenza contro L.P., accusato di maltrattamenti in famiglia. Il giudice Marco Strano, su richiesta dell’avvocato Salvatore Timpanaro, ha ordinato l’allontanamento dell’uomo dalla casa coniugale.
La vicenda ha avuto inizio il 12 marzo 2024, quando C.S., moglie di L.P. e invalida all’80%, ha sporto querela per maltrattamenti assistita dal suo legale. La Procura ha contestato a L.P. il reato di maltrattamenti, includendo minacce di morte verso la moglie e altri familiari, con l’aggravante di aver commesso il fatto ai danni di una persona con minorazione fisica.
Gli episodi di violenza si sarebbero verificati tra Nicosia e Sperlinga dall’agosto 2023. L’imputato sarà giudicato con rito immediato il 18 settembre presso il Tribunale di Enna, dal giudice D’Aveni.
Già il 26 aprile 2024, il GIP Ornella Zelia Futura Maimone aveva imposto a L.P. il divieto di avvicinamento alla vittima, con l’obbligo di indossare un braccialetto elettronico e di mantenersi ad almeno 500 metri di distanza dai luoghi da lei frequentati.
Successivamente, su istanza dell’avvocato Timpanaro, che ha presentato una memoria difensiva il 19 luglio per consentire alla vittima di rientrare nell’abitazione familiare, il Tribunale ha inasprito la misura cautelare. Oltre al divieto di avvicinamento e comunicazione, è stato disposto l’allontanamento dalla casa ex coniugale.
I carabinieri di Nicosia hanno eseguito il provvedimento, allontanando L.P. dalla residenza familiare e garantendo così la sicurezza della vittima.
Questo caso evidenzia l’importanza del “Codice Rosso”, la normativa che tutela le vittime di violenza domestica e di genere, assicurando interventi rapidi e misure di protezione efficaci.
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