Nicosia, il convegno “Rifiuti: Problema o Risorsa ?” ha disegnato un quadro drammatico in Sicilia ed in provincia di Enna – VIDEO

1dicembreConvegnoRifiuti
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Si è svolto nella serata di sabato primo dicembre presso l’aula consiliare del palazzo comunale di Nicosia il convegno “Rifiuti: Problema o Risorsa ?”, organizzato dal movimento politico locale “MeetUp Nicosia 5 Stelle”.

I diversi relatori del convegno hanno fatto il punto sulla situazione “rifiuti” a Nicosia, nel territorio della ex provincia di Enna e a livello regionale. Si è parlato di smaltimento dei fanghi di depurazione in agricoltura, di analisi dei costi nella gestione dei rifiuti, di cosa cambierà con la riforma che determinerà il passaggio da ATO ad ADA. Si è discusso anche di discariche, inceneritori e di nuovi progetti come la mega discarica che sorgerà a Centuripe.

L’incontro è stato moderato dal giornalista Sergio Leonardi, che ha introdotto i temi del convegno ed ha presentato i relatori.

Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Nicosia Luigi Bonelli, che ha posto diversi temi in discussione ai relatori, intervenendo puntualmente anche dopo le relazioni, il convegno è entrato nel vivo con gli interventi dei diversi ospiti.

La deputata regionale Valentina Palmeri del Movimento 5 Stelle, che è attualmente vice presidente della “commissione ambiente” all’Ars, ha illustrato le battaglie del suo gruppo politico e il nuovo disegno di legge, fermo attualmente in commissione bilancio, che determinerà il passaggio dalla gestione delle Srr alle nove Autorità di governo d’Ambito dei rifiuti. Tra le parti fondamenti di tale disegno di legge,  la gestione dei rifiuti da gestire solo in ambito provinciale.

L’attivista del MeetUp Nicosia 5 Stelle, Gugliemo Mocciaro, ha illustrato le tante attività del gruppo politico nicosiano in tema rifiuti, le diverse proposte rivolte all’amministrazione comunale di Nicosia per migliorare in città il servizio di raccolta differenziata. A fine intervento è stato proiettato un filmato sull’esperienza positiva in tema di gestione di rifiuti e di raccolta differenziata del Comune siracusano di Ferla, un esempio virtuoso in Sicilia.

L’ingegnere ambientale Angelo Parisi, ha illustrato, attraverso le slide proiettate, il peso delle discariche nella Regione Siciliana, dimostrando con una serie di dati come si debba andare oltre non solo le discariche, ma anche agli inceneritori o ai termovalorizzatori e come si debba perseguire l’obiettivo di una seria raccolta differenziata con il riuso ed il riciclo dei materiali, soffermandosi infine sul contestato progetto di discarica nel territorio comunale di Centuripe, che nella intenzione dei progettisti dovrebbe servire diverse province siciliane, esclusa quella di Enna.

Giuseppe Amato, del direttivo regionale di Legambiente, si è riallacciato alle diverse relazioni precedenti ed ha illustrato il ciclo dei rifiuti in provincia di Enna, esprimendo la speranza di gestione dei rifiuti in Sicilia non attraverso un generico piano, ma con un progetto che tenga conto dell’economia circolare, capace di superare il concetto obsoleto di produzione, consumo e smaltimento.

L’assessore del Comune di Nicosia, Nando Zappia, che si è occupato della gestione dei rifiuti e dell’avvio della raccolta differenziata in città, ha ricordato i tanti problemi affrontati, come la costruzione del Ccr in un’area sottoposta a sequestro e il piano Aro che non prevedeva l’avvio della raccolta differenziata nelle campagne e nella frazione di Villadoro.  Il servizio di raccolta differenziata “porta a porta” è stato avviato a tappe, è stato costruito e potenziato il Ccr e realizzata un’isola ecologica a servizio delle utenze di campagna. Nel futuro si prevede una diminuzione della tariffa per le bollette Tari, grazie anche ad una percentuale di raccolta differenziata arrivata ad oltre il 60 % e l’avvio della tariffa puntuale, ovvero secondo la quale ciascun utente pagherà in relazione ai rifiuti indifferenziati prodotti.

Infine, il senatore Fabrizio Trentacoste, componente della commissione Agricoltura, ma soprattutto componente della commissione parlamentare speciale d’inchiesta sui rifiuti, con un intervento articolato ha illustrato il disegno di legge sullo smaltimento dei fanghi di depurazione in agricoltura, ma anche sulla situazione rifiuti in provincia di Enna e sull’ispezione nella miniera dismessa a Pasquasia. Inoltre ha espresso molti dubbi sulla riapertura della discarica di Cozzo Vuturo. Un parentesi è stata dedicata al disastro economico degli Ato siciliani ed  in particolare al debito di quello ennese che prima o poi finirà per gravare sulle tasche dei cittadini.

Il quadro delineato dal convegno, relativamente alla situazione siciliana e in particolare ennese,  ha dimostrato come purtropo oggi il rifiuto venga considerato più un problema che una vera e propria risorsa, a differenza di quanto avviene in altre parti d’Europa, ma anche in zone virtuose d’Italia. È emersa la necessità di dare una netta sterzata in chiave politica a questa gestione fallimentare, uscendo  fuori dagli schemi convenzionali, dal mondo ormai obsoleto delle discariche e degli inceneritori, per affrontare il problema guardando ai modelli virtuosi ormai non solo delle piccole isole felici, ma anche delle vere e proprie realtà che hanno trasformato i rifiuti in opportunità di crescita economica e sviluppo lavorativo.

 

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