Nicosia, il consiglio comunale ha approvato un atto di sostegno per il ddl a tutela delle comunità galloitaliche della Sicilia

Siciliano gallo italico
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A distanza di una decina di giorni anche il consiglio comunale, all’unanimità il 27 ottobre, ha approvato un atto a sostegno del disegno di legge 1940 presentato dal senatore Fabrizio Trentacoste per la tutela delle comunità galloitaliche della Sicilia. Il disegno di legge prevede la modifica dell’articolo 2 della legge n. 482 del 15 dicembre 1999 “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”. Nel testo è evidenziato che, oltre all’italiano, vengono valorizzate le lingue elencate all’articolo 2. Ed è proprio questo l’articolo di cui si propone con decisione la modifica, aggiungendo le comunità galloitaliche della Sicilia, presenti nei comuni di Nicosia, Sperlinga, Aidone, Piazza Armerina e Valguarnera Caropepe in provincia di Enna, Randazzo in provincia di Catania, San Fratello e Novara di Sicilia in provincia di Messina. Così anche nel rione Funnurìsi di Enna, popolato con abitanti dedotti dal Casale di Fundrò distrutto nel 1396.

L’antica parlata galloitalica risale ai tempi dei sovrani normanni e svevi, che per colonizzare la Sicilia e per ri-latinizzarla, dopo il dominio bizantino e arabo, invitarono coloni dell’Alta Italia (chiamati Lombardi quando nel Medioevo la Lombardia era l’intero Nord) a migrare e a stabilirsi soprattutto nella parte centro-orientale della Sicilia, lasciando nei secoli tracce genetiche e pure linguistiche relative al famoso gallo-italico di Sicilia. Famoso, ma ancora non abbastanza al punto da essere riconosciuto come lingua minoritaria.

L’articolo 6 della Costituzione italiana recita: “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche”. Impegnandosi nella tutela del patrimonio linguistico e culturale delle minoranze per rispondere ai principi di pluralismo e di tolleranza. La Regione Siciliana incluse nel 2006 nel proprio Registro delle Eredità Immateriali (R.E.I.) la specifica “Parlata Alloglotta Galloitalico”, individuando i comuni dove è ancora particolarmente in uso: Nicosia, Sperlinga, Aidone, Piazza Armerina (EN), Sanfratello, Novara di Sicilia (ME) ed inserì, con un decreto dell’Assessorato regionale ai BB.CC. del 2016, i paesi galloitalici nell’elenco dei Luoghi dell’Identità e della Memoria.

Con questi atti sia la giunta che il consiglio comunale di Nicosia sono le prime in Sicilia a sostenere pienamente il disegno di legge presentato dal senatore Trentacoste ed auspicano che venga presto incardinato nella VII Commissione Cultura del Senato della Repubblica per essere al più presto portato all’esame e approvazione.

 

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