Nel consiglio comunale del 21 febbraio il consigliere comunale Francesco La Giglia, durante una sua comunicazione, ha sollevato un problema che ormai da diverso tempo crea disagi alle famiglie dei defunti ed alle agenzie di pompe funebri.
I deceduti presso l’ospedale di Nicosia dopo morte cerebrale vengono trattenuti per sei ore nel nosocomio, alla scadenza di questo periodo l’agenzia di pompe funebri si reca presso gli uffici del quarto settore del Comune di Nicosia per farsi autorizzare il trasporto presso il domicilio della persona deceduta. Queste autorizzazioni vengono rilasciate solo la mattina fino alle 14, se la persona ad esempio muore a mezzogiorno, l’autorizzazione alle 16 non può essere rilasciata in quanto il funzionario addetto alla certificazione non è presente in quanto il suo turno di servizio è terminato. Il trasporto autorizzato in questo caso avviene il giorno dopo, causando notevoli problemi soprattutto a coloro che non sono domiciliati a Nicosia e devono trasportare il defunto fuori dal comune.
Nel suo intervento il consigliere La Giglia ha sottolineato come il problema si sia aggravato negli ultimi mesi dopo che è stata istituita l’Unità di Terapia intensiva presso l’ospedale Basilotta, aumentando il numero di persone ricoverate in gravi condizioni e di conseguenza anche i decessi soprattutto di coloro che provengono da altri paesi limitrofi.
A quanto pare non ci sono i fondi per pagare gli straordinari al funzionario addetto a questa certificazione e tantomeno non si può assumere un’altra persona che ne prenda il posto.
Il consigliere Francesco La Giglia, componente della maggioranza nel civico consesso, si è preso carico di questa situazione e nei prossimi giorni coinvolgerà l’amministrazione comunale con l’assessore al Bilancio e la competente commissione, affinchè possa trovare una cifra necessaria da inserire in bilancio e poter far fronte alle ore straordinarie di lavoro del funzionario, in modo tale da garantire il servizio nell’arco dell’intera giornata.
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