La giunta comunale di Nicosia ha approvato il 22 febbraio un importante progetto esecutivo che riguarda i lavori di consolidamento statico e restauro conservativo della chiesa di San Michele Arcangelo. Si tratta di un progetto redatto nel mese di settembre del 2015 e trasmesso all’Assessorato regionale alle Infrastrutture, che lo ha finanziato per un importo di 800 mila euro.
Il progetto è stato aggiornato nel mese di giugno 2017 ed ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, dalla Soprintendenza di Enna, dall’Asp di Enna, dal dirigente dell’ufficio tecnico comunale di Nicosia e dal Genio Civile di Enna.
Il progetto esecutivo di riqualificazione urbana, consolidamento statico e restauro conservativo della chiesa di San Michele è stato redatto dagli ingegneri Salvatore Castrogiovanni e Salvatore Milici, dagli architetti Salvatore Picone e Felice Castrogiovanni e dal geometra Giuseppe Castrogiovanni.
Il primo restauro dell’antica chiesa, che da il nome al quartiere, risale agli anni 70 e si conclusero dopo quasi trent’anni nel 2000 con la riapertura al culto. Questi restauri furono necessari a causa del dissesto della rocca sulla quale sorge la chiesa. Tristemente famosa e scellerata la distruzione del Cristo Pantocratore, demolito nel 1978 ad opera di un tecnico della Soprintendenza di Enna.
La chiesa risale al XII secolo, l’interno conserva l’originaria struttura a tre navate con dieci colonne di pietra, che sorreggono gli archi a doppio raggio. Il campanile invece fu costruito nel XV secolo ed è l’opera che da oltre 40 anni è coperta da una pericolosa impalcatura ormai marcia. Così come relazionarono nel 2010 i tecnici del Genio civile, il cui intervento fu richiesto dalla giunta Catania.
Sergio Leonardi è un giornalista nato a Messina. Laureato nel 1992 in Economia e Commercio. Con la passione per la statistica, informatica, storia, sport e politica. Tra i fondatori di telenicosia.it