ROMA (ITALPRESS) – “Se si permette al terrorismo di conseguire successi da qualche parte, si diffonderà ovunque. Occorre che voi Occidentali capiate bene che questa è una guerra di civiltà.
Israele è in prima linea. La sua vittoria contro il terrorismo sarà anche la vostra». Lo dice il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un’intervista riportata su La Repubblica
(come componente dell’alleanza di giornali europei Lena). “Abbiamo accettato – prosegue – un cessate il fuoco temporaneo per liberare gli ostaggi. Hamas si rifiuta di accettarlo perchè esige un cessate il fuoco permanente che lascerà quei terroristi padroni di Gaza, pronti a reiterare massacri come quello del 7 ottobre 2023. Nessun governo responsabile lo accetterebbe. Oggi tutti riconoscono che sono Sinwar e i dirigenti di Hamas a ostacolare un accordo. La guerra può finire domani se si arrendono senza condizioni e se rilasciano gli ostaggi».
“Lo Stato ebraico di Israele – aggiunge – con i suoi cittadini non ebrei aventi gli stessi diritti, continuerà a sopravvivere e a prosperare. Per quanto concerne i palestinesi che vivono nei territori controllati da loro, dovranno avere tutti i poteri per autogovernarsi, ma nessun potere di minacciarci. Questo significa che in un prossimo futuro Israele dovrà mantenere il controllo della sicurezza, dal Giordano al mare. Se abbandonassimo il controllo che abbiamo sulla Giudea e la Samaria, l’Iran se ne impossesserebbe subito, tramite Hamas o altri gruppi islamisti».
-foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).
Israele è in prima linea. La sua vittoria contro il terrorismo sarà anche la vostra». Lo dice il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, in un’intervista riportata su La Repubblica
(come componente dell’alleanza di giornali europei Lena). “Abbiamo accettato – prosegue – un cessate il fuoco temporaneo per liberare gli ostaggi. Hamas si rifiuta di accettarlo perchè esige un cessate il fuoco permanente che lascerà quei terroristi padroni di Gaza, pronti a reiterare massacri come quello del 7 ottobre 2023. Nessun governo responsabile lo accetterebbe. Oggi tutti riconoscono che sono Sinwar e i dirigenti di Hamas a ostacolare un accordo. La guerra può finire domani se si arrendono senza condizioni e se rilasciano gli ostaggi».
“Lo Stato ebraico di Israele – aggiunge – con i suoi cittadini non ebrei aventi gli stessi diritti, continuerà a sopravvivere e a prosperare. Per quanto concerne i palestinesi che vivono nei territori controllati da loro, dovranno avere tutti i poteri per autogovernarsi, ma nessun potere di minacciarci. Questo significa che in un prossimo futuro Israele dovrà mantenere il controllo della sicurezza, dal Giordano al mare. Se abbandonassimo il controllo che abbiamo sulla Giudea e la Samaria, l’Iran se ne impossesserebbe subito, tramite Hamas o altri gruppi islamisti».
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