Musumeci firma l’ordinanza: “Domani via i migranti dalla Sicilia”

Copia di ponte massa corona
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ROMA – “Entro le ore 24 del 24 agosto 2020, tutti i migranti presenti negli hotspot ed in ogni Centro di accoglienza devono essere improrogabilmente trasferiti e/o ricollocati in altre strutture fuori dal territorio della Regione Siciliana, non essendo allo stato possibile garantire la permanenza nell’Isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio”. Lo si legge nell’ordinanza annunciata ieri dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, e pubblicata nella notte. Il provvedimento, composto da tre articoli, prevede anche il “divieto di ingresso, transito e sosta nel territorio della Regione Siciliana da parte di ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni, comprese quelle delle Ong”. Una decisione adottata “al fine – si legge all’articolo 2 – di tutelare e garantire la salute e la incolumità pubblica, in mancanza di strutture idonee di accoglienza”. L’ordinanza prevede comunque che rimangano “ferme” tutte le “ulteriori disposizioni di competenza del governo nazionale in tema di immigrazione”.

“IL GOVERNO ATTIVI UN PONTE AEREO”

“Si attivi un ponte-aereo immediatamente e si liberi la Sicilia da queste vergognose strutture (Hotspot e dei Centri di accoglienza esistenti ndr), iniziando da Lampedusa”, ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana, rivolgendosi al Governo. “Le regole europee e nazionali sono state stracciate – ha aggiunto -. L’Europa fa finta di niente e il governo nazionale ha deciso, malgrado i nostri appelli, di non attuare i decreti vigenti e di non chiudere i porti, come invece ha fatto lo scorso anno con il decreto interministeriale Interno-Difesa-Trasporti. C’è una colpevole sottovalutazione del fenomeno senza precedenti. E non capiscono quanto stia crescendo la tensione. Vogliono far diventare razzisti i siciliani, che sono il popolo più accogliente di tutto il mondo? Adesso se vogliono a Roma impugnino pure la mia ordinanza – conclude Musumeci -. Basta: abbiamo avuto fin troppo rispetto istituzionale su questa emergenza, ricambiato da silenzi, indifferenza e omissioni”.

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