Per far ripartire la nostra azienda o la nostra attività in tempi di crisi economica è fondamentale guardare al marketing. Compiere scelte strategiche per ingrandire o rimettere in moto il nostro lavoro è un obbligo per tutti gli imprenditori, grandi o piccoli che siano.
Bisogna saper quindi guardare alla Lead Generation, ovvero quell’azione di marketing che hanno come obiettivo la generazione di possibili acquirenti e utenti. Per Lead infatti si intende il potenziale cliente che è interessato al prodotto o al servizio che proponiamo ed è entrato in contatto con noi lasciandoci i propri dati. Questo è il primo tassello quindi: catturare l’attenzione, calamitare qualcuno, attirare un potenziale acquirente. Tantissime imprese, come ad esempio quelle del gambling, utilizzano per tal fine tecniche come il bonus, nella quale rientrano giri gratuiti e altre tipologie di promozioni per i nuovi utenti. Ecco, tutto questo rientra in strategie di lead generation, che altro non sarebbe se non la traduzione del passaparola, delle chiamate, dell’acquisto di spazi pubblicitari nei cartelloni stradali o sulle pagine di un giornale.
Una tecnica importantissima è quella della scrittura SEO, ovvero del posizionamento organico sui motori di ricerca, oppure l’email marketing e il social media marketing. Dopo aver preso, catturato, gli utenti, occorre coccolarli. Qui si entra nel lead nurturing, ovvero quell’insieme di attività che consentono alle aziende di parlare con i propri lead, instaurando con loro una relazione, un filo, un dialogo. Se questa parte è fatta bene allora riusciremo a tradurre quei lead in clienti. Occorre dimostrare empatia e catturare la fiducia. Importante allora potrebbe essere sviluppare alcune tematiche che vengono percepite come importanti dalla popolazione. Una su tutte? Quella ambientale. “La sensibilità a queste dinamiche è una tematica sempre più al centro del dibattito, e un impegno reale verso la direzione della sostenibilità non può mai essere dettato da finalità commerciali che nulla hanno a che vedere con la tutela dell’ambiente. Operatività e credenziali etiche, insomma, dovranno diventare per le imprese due percorsi che procedono in parallelo e si guardano a vicenda”.
Questa l’idea di un esperto di marketing del calibro di Giuliano De Danieli, che ad Adnkronos ha parlato di una nuova frontiera del marketing, quello green ed etico: “ovvero le credenziali etiche delle imprese un vero e proprio codice comportamentale che dovrà guidare le realtà italiane verso un nuovo modo di concepire la funzione aziendale in chiave sostenibile. Si tratta quindi di tradurre i propri valori in gesti concreti e misurabili”.
Una nuova frontiera del marketing, una nuova frontiera della lead generation.
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