Luciana Spedale abbandona l’aula consiliare: “Basta vivere alla giornata, serve un progetto politico per Nicosia”

Luciana Spedale
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Pubblichiamo integralmente le dichiarazioni della consigliera Luciana Spedale rilasciate prima di abbandonare l’aula in occasione del consiglio comunale del 17 luglio 2024.

In occasione del Consiglio comunale per l’approvazione del PEF sono rimasta in aula, partecipando ai lavori consiliari, astenendomi, ritenendo l’approvazione di tale programma necessario per l’avvio della procedura di   gara e per assicurare una corretta  gestione del servizio rifiuti di Nicosia e Villadoro per i prossimi  anni . L’ astensione muoveva dalla non totale condivisione della gestione del sistema dei rifiuti, che necessita di essere migliorato e reso più efficiente.

In occasione del Consiglio del 17 luglio 2024, per l’approvazione delle tariffe TARI in aumento, ho deciso di  non partecipare ai lavori del Consiglio, constatando vari rinvii e la mancanza , sistematica, di una maggioranza,  non più  in grado di garantire e supportare l’amministrazione, anche negli atti basilari ed essenziali della gestione della cosa pubblica,  manifestando un evidente problema di natura politica, che  impone una riflessione, che deve essere affrontato e risolto nelle competenti sedi istituzionali di confronto  democratico, e che non può risolversi nella caccia ai consiglieri per raggiungere persino il numero legale. Emblematica persino l’assenza dell’assessore di riferimento.

Il ruolo di Consigliere di opposizione, l’ho sempre esercitato in modo coerente e trasparente, nell’interesse e nel rispetto del mandato conferitomi  dai cittadini.

Pertanto, non facendo parte di questa maggioranza  che sostiene l’amministrazione comunale,  sono stata costretta ad abbandonare i lavori,  non condividendo questo modus operandi di vivere alla giornata,  senza un chiaro preciso progetto politico nell’ interesse di Nicosia . Tengo troppo alla mia città alla mia Nicosia, per assistere a questa lenta agonia”.


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