L’opposizione di “Troina in Movimento” vota no al bilancio di previsione 2019-2021: le motivazioni

Troina in Movimento
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Nel consiglio comunale del 30 maggio 2019, fra i punti trattati da segnalare quello relativo al bilancio di previsione per l’esercizio 2019 – 2021.

Il gruppo consiliare Troina in Movimento ha scelto di votare no, quindi sfavorevolmente, all’approvazione di tale “documento”.

Queste, in linee generali, le motivazioni del voto contrario, esplicitate abbondantemente in una seduta durata più di 4 ore:

1 – è stata introdotta una nuova tassa, l’addizionale comunale IRPEF, pari allo 0,8% del reddito di ciascun cittadino (mai applicata dalle precedenti amministrazioni) che dovremo pagare per tutto il triennio, a conferma che per chiudere il bilancio è stato necessario attingere dalle tasche dei cittadini.

2 – i trasferimenti correnti dallo Stato e dalla Regione non sono diminuiti (motivazione utilizzata dall’amministrazione per giustificare l’inopportuna applicazione dell’addizionale comunale IRPEF) ma sono aumentati da 1.400.000 euro per il 2018 a 1.600.000 per il 2019.

3 – la gestione poco oculata delle risorse finanziarie dell’ente ha portato ad un decremento sempre più gravoso della liquidità;

4 – abbiamo contratto mutui per un importo di circa 2.500.000 e i pagamenti delle rate cominciano a gravare sulle casse del comune

5 – in sei anni sono stati dilapidati: oltre 6 milioni di euro ereditati dalla precedente amministrazione, tutti i fondi royalties puntualmente incassati ogni anno e oltre 4 milioni di euro ottenuti, a seguito del ricorso all’Enimed, sono stati utilizzati per pagare i debiti, in particolare 1.600.000 euro per pagare i debiti relativi all’anno 2017 e 2.000.000 per pagare I debiti relativi all’anno 2018 (per il 2019, come confermato dal ragioniere capo dell’ente, sono rimasti solo 700.000 euro); così abbiamo avuto contezza del perché l’amministrazione si è accontentata di riscuotere solo il 50% dei tributi dovuti dall’Enimed. In 5 mesi, quanto recuperato è stato tutto speso. Il gruppo d’opposizione ha provocatoriamente voluto proporre lo stesso accordo per tutti coloro che sono debitori nei confronti del comune di Troina: invece di applicare gli interessi ai cittadini per i mancati pagamenti dei tributi, si applichi lo sconto del 50% come è stato fatto per l’Enimed.

6 – l’amministrazione intende risparmiare in un settore strategico per il funzionamento dell’ente: nel bilancio di previsione 2019-2021 è stata ridotta la spesa per il personale dipendente del comune, atteso, tra l’altro, che anche i milioni legati ai finanziamenti ottenuti dalla Regione (per i quali ci siamo complimentati) derivano dall’incessante attività e dalle competenze dei funzionari e di tutti i dipendenti, ciascuno per la loro parte.

7 – previsto un anticipo di cassa pari a 80.000 per il nascente allevamento zootecnico dell’ASSP, progetto che riteniamo non essere “attualmente” produttivo ai fini occupazionali.

L’amministrazione ha insistito nel dichiarare che l’applicazione dell’addizionale Irpef è stata necessaria per garantire i servizi minimi essenziali, confermando quindi che non ci sono più soldi e che per garantire i servizi ha dovuto ricorrere alle tasche dei cittadini. L’unica certezza, oggi, è che il debito di ogni cittadino troinese è raddoppiato, passando da 128 euro nel 2017 a 257 euro nel 2019.

 

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