STROMBOLI (MESSINA) (ITALPRESS) – Registrato un primo ferito, in condizioni a quanto pare non gravi, a Stromboli, devastata nella notte da fango e detriti a causa di temporali e bombe d’acqua con 52 mm di pioggia in pochi minuti: sopralluogo della Capitaneria di Porto che sta valutando insieme con altre forze dell’Ordine possibili evacuazioni dell’isola anche alla luce dell’allerta meteo prevista nelle prossime ore.
Già all’opera il bobcat del Comune di Lipari per liberare il fango e rimuovere i detriti che hanno raggiunto in alcuni punti il metro e mezzo di altezza e bloccato l’accesso in strade e vicoli. Colpita anche Lipari dove si è allagato il porto di Sottomonastero e via Amendola; Ginostra, frazione di Stromboli, al momento invece non ha avuto conseguenze.
Salvo Cocina, dirigente della Protezione Civile, stamane all’alba ha informato il governatore Nello Musumeci e la Protezione civile nazionale che ha attivato subito la macchina organizzativa, mettendo in allarme anche Carabinieri, Vigili del Fuoco e amministrazione comunale.
“Avevamo allertato a maggio scorso la Regione a seguito dell’incendio scoppiato durante le riprese della fiction Rai. C’era tutto il tempo per mettere in sicurezza il territorio attraverso piantumazioni dato che la montagna era rimasta senza vegetazione dunque friabile. Ed ecco il disastro”: l’accusa della presidente della Proloco di Stromboli Rosa Oliva non tarda ad arrivare dopo il disastro di questa notte. “Bisognava impedire che le colline franassero ricreando una corretta alberatura, tutti appelli rimasti inascoltati. Ed è andata bene che non ci siano state vittime umane, ma i danni sono tanti, e Stromboli, ancora una volta dopo la precedente alluvione e il rogo di mesi fa, deve fare i conti con l’indifferenza politica”. Secondo l’associazione ci sono specifiche responsabilità dopo il cedimento di terra proveniente dalla montagna che dal 25 maggio scorso non conta più neppure una pianta. Il fango ha trovato terreno fertile per riversarsi nel centro abitato invadendo strade, negozi, case. Un’isola in ginocchio che attende grosse risposte dalla politica.
(ITALPRESS).
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