Lingua gallo-italica, istituita dal consiglio comunale di Nicosia una commissione per avviare l’iter del riconoscimento legislativo

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Importante passo compiuto dal consiglio comunale di Nicosia che all’unanimità ha votato l’istituzione di una commissione consiliare, equiparata alle commissioni permanenti, per promuovere tutte le iniziative necessarie per il riconoscimento legislativo della minoranza linguistica del gallo-italico.

La proposta è partita da un’iniziativa del consigliere comunale Filippo Giacobbe, capogruppo di Forza Italia, che ha presentato nelle scorse settimane una mozione-atto d’indirizzo che impegna sia il consiglio comunale che lo stesso sindaco a promuovere tutte le iniziative necessarie affinchè la lingua gallo-italica riceva il riconoscimento legislativo.

Il territorio nicosiano, così come altri limitrofi presenti sia nella provincia di Enna che di Messina, a causa delle occupazioni che si sono susseguite nella storia ha visto mantenere nella paralata dialettale l’idioma definito gallo-italico. Nel corso del tempo il comune ha sempre tentato di valorizzare questa particolare peculiarità con varie iniziative, ma senza ad oggi intraprendere una linea unitaria anche con i Comuni limitrofi al fine di ottenere un riconoscimento legislativo, che avrebbe un indubbio vantaggio ed una ricaduta economica e culturale per Nicosia.

Per il consigliere Giacobbe il consiglio comunale, organo eletto dai cittadini, è l’unico che rappresenta al meglio le esigenze della collettività e la volontà di vedersi riconoscere un “privilegio” legislativo, che sia un riconoscimento culturale alla storia ed alla tradizione di tutto un territorio.

Anche la Regione Siciliana di recente ha attivato delle misure per la valorizzazione dei dialetti, ma nel caso specifico l’idioma gallo-italico è da indicare come una vera e propria lingua e come tale, per riconoscimento della nostra Carta Costituzionale, va valorizzata e tutelata.

Il Comune di Sperlinga ha già portato avanti un’iniziativa analoga in collaborazione con le scuole.

La commissione, che avrà durata di sei mesi rinnovabili per una sola volta, sarà composta dai capigruppo presenti in consiglio comunale. Dovrà innanzitutto attivarsi per mettersi in contatto con gli altri Comuni che utilizzano lo stesso idioma per coordinare un’azione comune. Questa proposta, inoltre, andrà depositata presso la commissione Affari istituzionali della Regione Siciliana.

La prima riunione di questa commissione consiliare è prevista il 22 ottobre alle 18 presso il palazzo comunale di Nicosia.

 

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