Anche la comunità ceramese ha celebrato la solennità civile del 4 Novembre, 103mo anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, momento in cui noi tutti siamo chiamati a sentirci parte della stessa Nazione, uniti nello stesso tricolore, difeso con grande sacrificio.
Una cerimonia sentita, quella di sabato scorso, nel ricordo dei caduti di tutte le guerre, organizzata e curata per l’occasione, come sempre ed ininterrottamente, dall’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, sezione di Cerami, con a capo il presidente Antonio Testa, affiancato dallo zelante segretario, Silvestro Militello.
Per onorare la ricorrenza, tanta la gente radunatasi davanti alla sede dell’associazione combattentistica, con la partecipazione delle autorità civili, militari e religiose, la rappresentanza dell’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco, Silvestro Chiovetta, unitamente ai militari della caserma dei carabinieri, ai delegati delle varie associazioni, ai volontari del soccorso (“Vos Cerami”), agli agenti della Polizia municipale.
La celebrazione del 4 novembre ha visto anche il coinvolgimento dei ragazzi studenti delle scuole e medie, accompagnati dai loro professori. Un momento di educazione civica importante, che promuove la consapevolezza, la sensibilità e partecipazione dei nostri giovani cittadini di domani.
Nel quadro del programma commemorativo, si è celebrata, nella chiesa del Carmine, una messa a suffragio dei Caduti di tutte le guerre, officiata da don Giuseppe Maenza.
Si è, quindi, proseguito in corteo con la deposizione, sulle note dell’Inno d’Italia, di una corona d’alloro ai piedi del monumento ai Caduti, in segno di rinnovata onoranza ai tutti i caduti in difesa della Patria, e in segno di doveroso omaggio ai 93 gloriosi ceramesi che nel corso della Grande Guerra (1915-1918) hanno contribuito, sacrificando la propria vita, a consegnare alle nuove generazioni un’Italia libera e unita.
In rilievo i discorsi del sindaco e del segretario della sezione “Combattenti e Reduci”, con richiamo alla libertà, alla Patria, alla solidarietà, alla Pace. Pace che oggi sembra messa in discussione dalle difficili situazioni internazionali che ogni giorno ci appaiono sempre più irrisolvibili.
“Le celebrazioni del 4 novembre –ha detto sommariamente, in modo succinto, Silvestro Militello– rappresentano un’occasione per riflettere sulla storia del nostro Paese e condividere i valori fondanti della Repubblica italiana. Oggi il modo migliorare per onorare questa giornata, dedicata alla memoria dei nostri Caduti nella Prima Guerra Mondiale, e alla Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, è quello di rinnovare un appello ai potenti della Terra, affinché prevalgano sentimenti di pace, ponendo fine a guerre drammatiche ed inutili, che distruggono case, uccidono le persone e fanno soffrire chiunque, capaci solo di indicibili orrori, spargimenti di sangue, sfracelli e distruzioni”.
Carmelo Loibiso
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