Lo Snalv, sindacato dei lavoratori Ex RMI delle province di Enna e Caltanissetta, denuncia la situazione di disagio e incertezza che vivono circa 935 operatori, che non sono stati ancora avviati al lavoro per il 2024 e che non ricevono il loro stipendio.
Lo Snalv ha presentato al Governo Regionale un emendamento abrogativo della Legge Regionale 5/2005, che considera una norma “capestro” che penalizza ingiustamente i lavoratori impegnati in servizi essenziali per gli enti locali. Lo Snalv propone di creare un bacino di risorse umane professionalizzate, da stabilizzare in modo definitivo, per garantire una spesa pubblica più efficiente e una dignità lavorativa a centinaia di operatori.
Il sindacato ha richiesto un incontro urgente con l’assessore regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Nuccia Albano, per trovare soluzioni concrete e rapide al problema. Lo Snalv si dichiara soddisfatto dell’aumento salariale dei lavoratori, approvato dall’Assemblea Regionale Siciliana, e confida nella sensibilità e nella capacità operativa del governo regionale, auspicando che la sua istanza sia prontamente esaminata. Lo Snalv resta vigile sull’evoluzione della situazione politico-sindacale.
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